È arrivato il momento di cambiare argomento.
Abbiamo fin qui affrontato problematiche di natura molto differente: dallo scarto incontrollato al risparmio energetico, dall’utilizzo della macchina più consona per stampare un articolo, alla non conformità del cliente e molto altro.
Ora affrontiamo l’argomento delle risorse umane, cercando di capire come sono attualmente utilizzate nella fonderia e come potrebbero lavorare in maniera più efficiente, aumentando la loro produttività senza diventare parte integrante delle mura della febbrica, magari evitando di lavorare tutti i sabati del mese, il 25 aprile o il 1° maggio, a ferragosto o il 2 giugno o, addirittura, anche la domenica.
Cosa ne pensi delle straordinarie da trincea o, addirittura, del turno di lavoro doppio?
Anche tu sei toccato da questo problema, che ti sta rendendo la vita impossibile, che ti tiene lontano da casa e dai tuoi hobby quotidianamente e costantemente?
Ti stai riconoscendo in quello che ti sto dicendo?
Ecco, in sostanza, la conclusione alla quale voglio arrivare.
Cosa significa, nel concreto, questa affermazione se la trasportiamo nella realtà quotidiana di un’azienda che produce fusioni in zama?
Perché questa affermazione non è una provocazione ma una realtà che puoi riconoscere chiaramente anche alla tua fonderia?
Proviamo, allora, ad affrontare insieme questo argomento, cercando di capire come e dove intervenire per spezzare la catena che ti ho descritto, per non riconoscersi più come gli schiavi del mondo moderno, soprattutto in un ambiente così difficile come la fonderia.
Cerchiamo di scoprire nel dettaglio chi sono gli schiavi della fonderia di pressofusione zama e perché lo sono diventati.
Oggi cerchiamo di capire cosa si nasconde dietro una delle grandi tematiche della pressofusione.
In particolare, esistono testi in grado di dare informazioni tecniche di importante valore nel campo della pressofusione?
Se restringiamo il solo focus alla Zama, esiste in commercio qualcosa di specifico in grado di darti qualche direttiva?
La risposta a queste domande è tutt’altro che scontata, visto che nel settore, purtroppo, si continuano a regolare gli impianti con i vecchi dannosissimi 5 sensi.
Esistono persone particolarmente ferrate di questi argomenti teorici in grado di aiutarti a regolare gli impianti in maniera opportuna, con l’obiettivo di prevenire problemi mai risolti da molte aziende?
Continuo a ripetermi: non stiamo parlando del progetto o della simulazione di uno stampo.
Stiamo parlando della regolazione di un impianto per pressofondere in camera calda per le leghe di zinco.
Facciamo un po’ di ordine nei nostri pensieri, cercando di capire cosa è possibile fare per reperire informazioni strategiche per la regolazione dei tuoi impianti a camera calda in fonderia.
Ti ricordo che è assolutamente autodistruttivo continuare a regolare le macchine di pressofusione con metodi improvvisati assolutamente inutili, volti alla conoscenza superficiale di qualche parametro che, dal punto di vista della qualità delle fusioni, non ti porterà molto lontano.
Analizziamo nel dettaglio qualche punto riportato nel mio libro Zama Scarto Zero per chiarirci in maniera definitiva alcuni aspetti fondamentali.
Oggi ho deciso di presentarti una grande sfida.
Finalmente è arrivata l’ora di fare sul serio un salto di qualità abissale rispetto ai tuoi concorrenti e fare la differenza nella tua fonderia di zama.
Di sicuro, non immaginerai lontanamente le cose che ti sto per rivelare, perché nessuno può avertele raccontate prima di me.
Sto studiando da anni il modo per abbattere i costi del sistema di assicurazione qualità di un’azienda senza aumentare il numero delle persone che eseguono controlli in linea.
In effetti, se stai leggendo attentamente il titolo di questo articolo, ti renderai presto conto che stiamo parlando di due cose diametralmente opposte tra loro.
Ecco da dove nasce la contraddizione di cui ti sto parlando.
Cosa significa, nel concreto, questa affermazione se la trasportiamo nella realtà quotidiana di un’azienda che produce fusioni in zama?
Perché questa affermazione non è una contraddizione ma una solida realtà che puoi applicare anche alla tua fonderia?
Proviamo, allora, ad affrontare insieme questa stimolante sfida, cercando di capire come e dove intervenire per creare un sistema di monitoraggio affidabile e stabile nel tempo che ti consenta di sostituire i tuoi controlli in linea (o almeno parte di questi) con un sistema automatico sicuro e collaudato nel tempo.
Oggi ho deciso di farti un grande regalo.
Solo per te, che stai seguendo assiduamente i miei articoli, finalmente voglio svelare alcuni segreti che mi stanno aiutando a fare la differenza nella regolazione di una pressa.
Quasi sicuramente, conoscerai alcune delle cose che ti sto per rivelare, ma sono certo che molte altre non le immagini nemmeno.
Dubito anche che qualcuno abbia potuto raccontartele o anche solo accennartele in maniera approssimativa, perché si tratta del frutto dell’analisi scientifica del processo.
In effetti, sto per raccontarti verità importanti, visto che è molto difficile trovare documentazione tecnica che possa chiarire quali sono i principali collegamenti (causa – effetto) tra la regolazione errata di una pressa e il corrispondente problema rilevato sulla fusione.
Cosa significa, nel concreto, questa affermazione se la trasportiamo nella tua fonderia?
Perché questi errori di programmazione sono da ritenersi clamorosi e sono assolutamente da evitare?
Proviamo, allora, a mettere un po’ di ordine nella nostra mente, cercando di capire quanto è autodistruttivo regolare le macchine di pressofusione con metodi improvvisati (sto parlando dei 5 sensi ovviamente) assolutamente inutili, volti alla conoscenza superficiale di qualche parametro che, dal punto di vista della qualità delle fusioni, non può dare alcun vantaggio.
È arrivato il momento di capire, una volta per tutte, quali rischi può correre la tua fonderia di pressofusione zama se decidi di continuare a regolare le presse con i vecchi 5 sensi che ho descritto nei mei precedenti articoli.
Infatti, è opportuno ricordare che gli standard qualitativi che ti chiedono i clienti oggi, domani mattina inizieranno ad essere obsoleti e superati da richieste sempre più stringenti.
Probabilmente, i costi energetici per la gestione della tua fonderia saranno più alti: prova ad analizzare il trend legato ai picchi di costo dell’energia degli ultimi anni e vedrai che ciò che ti sto dicendo corrisponde ad una amara verità.
Dubito anche che il costo orario del personale e le tasse vadano a calare, nonostante i nostri abilissimi politici, nel corso della campagna elettorale, ne abbiano sparate di tutti i colori rispetto a queste problematiche che stanno mettendo in croce tutte le aziende italiane.
In effetti, sto evidenziando una questione determinante per le scelte future della tua azienda e della tua fonderia, visto che nessuno ci aiuterà a risolvere i problemi che ti ho esposto.
Cosa significa, nel concreto, questa affermazione se la trasportiamo nella tua fonderia?
Chi può realmente aiutarti a renderla concreta ed efficiente in ogni suo aspetto strategico, progettuale e produttivo?
Proviamo, allora, a fare qualche considerazione insieme, cercando di capire quanto è autodistruttivo continuare a regolare le macchine di pressofusione con metodi improvvisati assolutamente inutili, volti alla conoscenza superficiale di qualche parametro che, dal punto di vista della qualità delle fusioni, non ti porterà molto lontano.
Oggi desidero mettere in evidenza un aspetto determinante per chi, come me, ha deciso di mettere la sua esperienza a favore di coloro che hanno bisogno di risolvere un problema importante nella loro azienda.
Sto parlando della specializzazione.
Allora ti pongo una domanda che dovrebbe da subito aprirti nuovi orizzonti: metteresti la tua azienda nelle mani di una persona che si dichiara esperta di una grande quantità di processi industriali, tra i quali anche il tuo?
È realmente possibile, anche a fronte di uno sforzo formativo disumano, avere in mano le competenze necessarie per essere esperti di una quantità industriale di processi?
Quanti anni servirebbero realmente per poter conoscere, manipolare e dominare una vastità di problemi che metterebbero in crisi i maggiori esperti industriali di settore?
In effetti, sto mettendo sulla tua scrivania un interrogativo determinante per la scelta futura dei collaboratori con i quali vorrai lavorare in futuro.
Proviamo, allora, a fare qualche considerazione insieme, cercando di capire qual è il vero limite tra la realtà e la fantascienza raccontata da chi non è realmente esperto del tuo settore.
Immagina di stringere totalmente il focus sul campo della fonderia.
Ecco quali considerazioni potresti fare in merito ai processi legati a tematiche che, in primo luogo, potrebbero sembrare legate ad argomenti specifici, ma, nella pratica, abbracciano un ampio campo di argomentazioni.
Ti scrivo perché voglio provare a mettermi nei tuoi panni.
Cosa esiste di peggio di una lettera di richiamo da parte di un tuo cliente, magari il tuo migliore cliente, dopo che gli hai consegnato un nuovo articolo che stava aspettando da qualche mese?
Probabilmente nulla, professionalmente parlando!
Allora cosa puoi fare nel caso si verifichi questa eventualità?
È necessario analizzare la causa che ti ha portato a questo disastro per cercare di prevenirla ed evitarla in futuro.
Magari la logica ISO 9001, in questi casi, potrebbe venirci in aiuto.
La sequenza produttiva di ogni azienda che progetta e realizza pezzi in zama pressofusa è caratterizzata da passaggi più o meno comuni a quasi tutte le fonderie.
Progetto dello stampo per produrre gli articoli ordinati dal cliente
È una fase molto importante, una delle più delicate.
Infatti se sbagli il progetto dello stampo, probabilmente, in fonderia non riuscirai a trovare una macchina, anche di nuovissima generazione, in grado di compensare gli errori di progetto del tuo stampo compiendo un vero e proprio miracolo.
Attenzione: tutto nasce proprio da qui, dal tuo ufficio tecnico.
In questo luogo si costruiscono le basi per il tuo più grande successo o per un immenso disastro dal quale potresti faticare pesantemente a riprenderti.
In questa fase non puoi lasciare nulla al caso.
Produzione dei getti pressofusi in fonderia con la tecnologia a camera calda
Si tratta, probabilmente, della fase più delicata e più importante del tuo ciclo produttivo.
Se qualcosa non funziona correttamente durante questa fase, probabilmente, rischi di compromettere seriamente tutto il lavoro che eseguirai in cascata, fino alla consegna dei pezzi al tuo cliente finale.
Ecco una domanda che potrebbe metterti in difficoltà.
Qual è il problema di produzione della tua fonderia di pressofusione zama che non sei mai riuscito a risolvere?
Proviamo a fare una lista di possibili problemi e tentiamo di affrontarne una alla volta.
Puntinature varie e fori sugli attacchi di colata dei pezzi
Quante volte ti è capitato di produrre una campionatura sana di pezzi, che non presentano questo problema e trovare un numero elevato di esemplari non conformi in alcune produzioni senza sapere perché, sporadicamente, ti si ripresenta senza alcun preavviso?
Cosa hai fatto per risolvere questo problema?
Cosa hai fatto per cercare di prevenirlo?
Quali soluzioni ti hanno prospettato i tuoi soliti fornitori con soluzioni improvvisate?
Puntinature varie e fori sugli attacchi di colata dei fagioli
Se è difficile capire la natura del problema precedente e se è ancora più difficile capire come prevenirlo e come tenerlo sotto controllo, figuriamoci cosa puoi fare o pensare per tenere sotto controllo e prevenire questo problema.
Se nel progetto del tuo stampo, forse, esistono strumenti che possono darti qualche idea imprecisa e a volte sbagliata di cosa può succedere agli attacchi delle impronte (purtroppo, molte volte la speranza di capirci qualcosa quando sei in fonderia diventa molto vana…), con i fagioli non sai assolutamente dove sbattere la testa.
Cosa fai in questo caso?
Puoi porti alcune domande importanti per la tua fonderia.
Ecco gli interrogativi che è bene avere sotto controllo.
Iniziamo ad analizzare insieme un argomento alla volta e cerchiamo di comprendere a fondo cosa potrebbe accadere nella tua fonderia.
Scelta delle macchine per la tua fonderia
Prova a rispondere a questa domanda: “mi spieghi quale ragionamento hai fatto per la scelta e l’acquisto delle ultime macchine che hai inserito nella tua fonderia?”
Mi capita spesso di ricevere questa riposta: “da quando esiste la mia azienda compriamo queste macchine e continuiamo a farlo”.
Se abbozziamo insieme alcuni conti iniziando a scoprire le prime sorprese…
È arrivato il momento di fare due conti molto semplici.
Quanto ti costa realmente produrre un pezzo, un articolo o un accessorio nella tua fonderia di pressofusione zama?
Generalmente quali sono i principali parametri che incidono nei costi di produzione?
Stiamo parlando dell’inizio del ciclo produttivo.
Alla data odierna (26/01/2018), il valore della materia prima è in crescita (circa +15% rispetto al mese precedente).
Saremo forse di fronte all’ennesima ciclica speculazione dei mercati azionari sulle materie prime?
Il non controllo degli scarti e delle inefficienze incide in maniera devastante sui conti della tua azienda.
Attenzione: sto parlando della sola energia elettrica perché non concepisco, nel 2018, l’utilizzo di altre forma di energia per sciogliere la materia prima nei forni delle tue macchine, se vuoi veramente stampare in qualità e tenere sotto controllo le termiche del tuo processo.
Devo dire che, per quanto riguarda questa voce, non viviamo in un Paese particolarmente felice. Anzi…
Ti allego uno spezzone di articolo pubblicato sul “Sole 24 Ore” del 15/05/2017.
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione