J-Val, fondata nel 1971, si distingue per la passione nella produzione di accessori metallici per abbigliamento, calzatura e pelletteria, mantenendo elevati standard qualitativi.
L’azienda investe costantemente nei migliori talenti e nelle tecnologie produttive avanzate, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale.
Guardando al futuro, J-Val mira a integrare ogni componente, come i bottoni, non solo per migliorare estetica e funzionalità dei capi, ma anche per promuovere una storia di rispetto ambientale e impegno etico.
Questo approccio riflette l’obiettivo di fondere tradizione e innovazione globale nell’abbigliamento, contribuendo al benessere delle comunità e dell’ambiente attraverso pratiche sostenibili ed etiche.
In un mercato sempre più esigente dove viene richiesta una qualità elevata del prodotto, con una tempistica sempre più ridotta per la consegna della merce prodotta, mentre i controlli da parte del cliente vengono effettuati sotto la lente di ingrandimento, è “necessario” lavorare in modo diverso per stare al passo!!
Le nostre problematiche riscontrate evidenziavano dei difetti visibili conducibili alle varie fasi di lavorazione, dove anche la più piccola imperfezione portava a costosi errori.
La parola rilavorazione la vorremmo ridotta al lumicino!!!
Nel nostro mondo dello stampaggio zama, dove ogni centesimo conta, i termini precisione e accuratezza sono fondamentali per produrre articoli di alta qualità garantendo reperibilità e coerenza.
Ridurre gli sprechi e la tempistica è il nostro obbiettivo.
Il processo di lavorazione ora avverrà con un approccio differente.
Ogni articolo ha la sua storia, dalla progettazione allo stampaggio, elaborando un processo di lavorazione avanzato con un ruolo cruciale nella produzione moderna per soddisfare le esigenze dei nostri clienti.
Il rapido progresso della scienza e della tecnologia ha portato a sfide produttive sempre più complesse, la necessità di lavorare con capacita produttive elevate per avere requisiti di finitura superficiale sempre più stingenti, ci ha portato su una strada nuova, dove la comprensione di questo nuovo sistema di lavorazione ci permette che ogni nuovo progetto venga valutato e ideato con metodologie nuove, fornendoci informazioni valide e precise.
Il sistema lavorativo supportato da Formula Foundry fornisce un approccio strutturato per comprendere e confrontare le varie tecniche di produzione avanzate.
Per strutturare questo processo con successo ci siamo confrontati con gli operatori di questo settore, e la loro indicazione è stata di contattare Roberto Camerin!
Le aziende del futuro, in una società che tende ad evolvere in modo sempre più rapido, dovranno anche dimostrare attitudine a reagire al cambiamento e agli imprevisti con resilienza e spirito di adattamento alle novità.
La capacità di essere produttivi in un mondo del lavoro sempre più dinamico è ciò che permette di affermarsi come figure competitive e preparate nel proprio settore.
My Family è una azienda che lavora per il settore del Pet.
Ha realizzato milioni di pezzi in svariate tipologie: dalla tranciatura e fresatura di metalli, allo stampaggio a iniezione, fino ad arrivare alle fusioni di zama in gomma e alla pressofusione mediate stampaggio.
Nella ricerca di ridurre lo scarto a “zero” o quasi sui nostri prodotti, abbiamo constatato che il problema maggiore era nella pressofusione di zama.
Spesso i pezzi uscivano dalle presse con difetti estetici visivi, e quando non si verificavano difettosità superficiali, i problemi potevano verificarsi dopo il trattamento galvanico o/e PVD.
Le eccesive temperature nel trattamento, potevano innescare bolle che erano dettate da alcune micro porosità all’interno del pezzo stesso.
Con la preziosa collaborazione di Roberto, abbiamo individuato le cause dei difetti, abbiamo formato al meglio il personale, sia a bordo macchina sia in fase di progettazione degli stampi.
Abbiamo scoperto come la pressofusione di zama non sia un processo così semplice, come si pensava all’inizio; si è dimostrato un mondo non totalmente conosciuto.
Ci siamo rivolti al migliore o a uno dei migliori sulla piazza, e devo dire che è stata una scelta azzeccata.
Abbiamo modificato o rivisto i nostri stampi grazie anche al software FORMULA FOUNDRY che ci ha dato le giuste strategie per arrivare a progettare lo stampo e il processo di stampaggio perfetti!
Sicuramente avere a che fare con una persona che non utilizza le macchine di pressofusione con i sensi, ma con formule matematiche ben precise, permette di raggiungere continuità nel processo di pressofusione, cosa fino a poco tempo fa insperata.
Siamo riusciti a migliorare la qualità del prodotto, incrementandone la quantità, ma, soprattutto, abbiamo ottenuto una riduzione dello scarto. Zama Scarto “ZERO” non è solo una provocazione, ma può essere la verità, e una base da cui partire per produrre con efficienza!
GRITTI VIETNAM Co. Ltd. produces fashion buttons and garment accessories in natural shell, polyester, zinc alloy, and corozo. Our company operates at international standards and is widely recognized for its reliability in terms of quality, on-time delivery, and competitiveness. We supply our products to the biggest fashion and sportswear brands. Our factory in Vietnam is fully owned by GRITTI GROUP SPA.
Before joining the Formula Foundry (FF) Cloud, we only had an Excel file for calculations. It had a constant Filling Time (10ms) and Pressure on Metal (250), which was not ideal.
Now, we have more parameters to follow and can see the affecting factors. Moreover, we had been using Zamak 03 for a long time before moving to Zamak 05.
Before, we used the F11 function to locate the Phase 2 position, and sometimes it gave bad results. After studying a new method from FF to determine the range of the Phase 2 position, we found this to be more critical.
Before, we know the smaller area – the better speed achievement. After, FF shows an overall view of the relationship between AREA & SPEED .
Before, we had zero knowledge about Degassing chemical. After, we found a Flux chemical that helps to separate the oxidized zamak from the pure zamak with a period.
Before, we didn’t know how to control Thermal Equilibrium. After, we are clear about Furnace control and what we should do.
Before, the period for changing the Plunger Ring was based on the curve when the piston are wear and went over 100mm. After, we set 15,000 shots as the interval for changing the Plunger Ring.
The Gritti Group headquarters chose Formula Foundry.
FF helps our engineer design team save time. We can evaluate and modify the design from the beginning without trials.
When we encounter bottlenecks in the parameters, FF provides advice to overcome the trouble.
Hawai Italia è un’azienda veronese che nasce nel 1964, affermandosi negli anni come realtà produttiva all’avanguardia, nella realizzazione e fornitura di accessori moda.
La spiccata attenzione ai dettagli e le capacità d’innovazione, hanno reso l’azienda leader nella componentistica fashion e nella tecnica della calzatura.
Ogni proposta scaturisce da un consolidato know-how nella realizzazione di minuterie e dalla collaborazione con affermati stilisti e brand di settore alla continua ricerca di soluzioni inedite e funzionali al tempo stesso.
Tutto questo ha permesso ad Hawai Italia di consolidare la propria attività nel corso degli anni, conquistando diversi settori merceologici e specializzandosi nella proposta di soluzioni rivoluzionarie, senza dimenticare le proprie origini.
Hawai aveva la necessità di rinnovare e integrare la sua esperienza nell’ambito della linea di processo della zama, con lo scopo di effettuare un miglioramento della ripetibilità di processo.
Il nostro obiettivo, più che la risoluzione di un problema, è una ricerca di miglioramento continuo: stiamo ora muovendo i primi passi di un percorso focalizzato sulla riduzione dello scarto.
Essendo il percorso appena iniziato, non abbiamo ancora dati alla mano, ma abbiamo la consapevolezza di essere sulla strada giusta, a fronte della risoluzione di alcune situazioni particolari sul prodotto.
Siamo riusciti a capire le possibili cause delle difettosità, cosa fondamentale per poter pianificare azioni e miglioramenti mirati.
Nella ricerca effettuata, Roberto è emerso come il consulente più concreto e con approccio friendly sul campo, direttamente in fonderia, non solo nella teoria .
Consiglierei il suo servizio perché ci siamo trovati bene: lui può far capire ad aziende come la nostra dove sono le zone deboli dei processi e come monitorarle e migliorarle .
Eagles è un’azienda molto reattiva e molto attenta alle esigenze del cliente e al rispetto delle specifiche di progettazione del prodotto.
Le attività eseguite con Roberto sono servite a tutto lo staff aziendale, a partire dai principi fondamentali, per capire cosa sta alla base di realizzazione di un oggetto pressofuso, anche per sviluppare una maggiore sensibilità rispetto alle cose importanti che servono per stabilizzare il processo produttivo.
Ci siamo trovati spesso nella condizione di dover progettare e produrre articoli pressofusi molto complessi e il tempo necessario per stabilizzare e risolvere le varie problematiche legate al processo, in questi casi, è stato importante.
Abbiamo spesso implementato prove ed esperimenti volti alla risoluzione delle varie problematiche che ci hanno richiesto uno sforzo temporale di rilievo: per questa ragione abbiamo cercato una strada alternativa che ci permettesse, a partire da un approccio scientifico al processo, di trovare soluzioni tecniche in tempistiche estremamente ridotte.
È stato molto interessante collegare la parte empirica con la parte scientifica, a tutti i livelli (progettazione, produzione, ecc…).
È stato altrettanto interessante capire su quali principi agire per impostare la macchina nell’ottica di miglioramento qualitativo del prodotto.
Nei casi in cui i margini di regolazione e di miglioramento dei parametri di processo sono stringatissimi (tipicamente quanto viene raggiunto il limite della macchina ed è necessario trovare ulteriori migliorie tecniche per incrementare la qualità del prodotto), è fondamentale capire quale direzione prendere per indirizzare i risicatissimi margini di processo nella corretta direzione: impresa tutt’altro che semplice.
Sicuramente sento di dover sponsorizzare il percorso che abbiamo realizzato insieme, come responsabile di produzione: per noi è stato molto utile. Questo percorso ha dato frutti estremamente positivi per entrambe le parti.
Italtex Srl, situata a Sarezzo, Brescia, è una realtà aziendale di piccole dimensioni specializzata nella lavorazione meccanica e finitura di metalli non ferrosi, con un’enfasi particolare sugli articoli in zama e alluminio.
Siamo dotati di diversi impianti automatizzati per effettuare una vasta gamma di lavorazioni, che includono sbavature, lucidature, vibrature e lavorazioni meccaniche in generale.
Il nostro processo si colloca strategicamente dopo lo stampaggio e prima delle finiture galvaniche o di verniciatura, posizionandoci in un segmento di mercato che valorizza l’estetica, come l’arredamento, l’illuminazione, il settore moda e gli accessori ingenerale.
La nostra decisione di inserire il processo iniziale della catena produttiva permette ai nostri clienti di affidarsi a un unico fornitore per la produzione e lavorazione dei loro articoli, garantendo un livello di qualità e attenzione ai dettagli superiore.
Grazie alla nostra esperienza pluriennale nel campo, abbiamo sviluppato una profonda comprensione delle problematiche che possono influenzare la qualità estetica di un prodotto, specialmente quelle nascenti in fase di pressofusione, rimanendo consapevoli che spesso chi si occupa della pressofusione può trascurare aspetti che emergono poi nella fase di finitura, e viceversa, chi si occupa della finitura ha le mani legate di fronte ad un lotto ormai stampato in maniera inadeguata.
Questa consapevolezza ci ha spinti a cercare una figura come Roberto, per apprendere il processo di pressofusione in modo corretto e integrarlo nell’azienda.
Il nostro investimento ci ha portato a creare un reparto di pressofusione 4.0, arricchito fin da subito da due macchine per la pressofusione di zama.
Prima di incontrare Roberto, la nostra conoscenza del processo di pressofusione era superficiale.
Non eravamo in grado di identificare o risolvere molte delle problematiche che emergono sulla superficie dei pezzi lavorati.
Roberto ci ha fornito un’educazione completa eccezionale sul processo di pressofusione, partendo dalle basi.
Questo ci ha permesso di approcciare il mestiere in modo sistematico e metodico, fondamentale per la pressofusione, che richiede, non solo esperienza pratica, ma anche un’approfondita conoscenza teorica per un processo controllato e orientato verso gli obiettivi di qualità e quantità di produzione.
Abbiamo scelto di lavorare con Roberto non solo per la sua competenza tecnica, ma anche per le sue qualità umane.
Ci ha colpito la sua infinita gentilezza, disponibilità, e la capacità di affrontare dibattiti e dubbi.
La sua profonda preparazione nel campo e la passione per il suo lavoro hanno reso la collaborazione estremamente fruttuosa.
Consiglierei il servizio di Roberto a chiunque si avvicini al mondo della pressofusione, sia per chi ha bisogno di solide basi teoriche, sia per chi, già nel settore, cerca di migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
Il suo approccio strutturato e metodico è fondamentale per affrontare un mercato industriale competitivo e ridurre i margini di errore, portando benefici a tutto tondo.
Il corso che Roberto ha svolto con noi ha l’obiettivo di incrementare le competenze e le capacità di gestione di tutto il processo di pressofusione in camera calda delle leghe di zinco.
La prima parte ha trattato temi di natura teorica come gli equilibri chimici, idraulici e termici che sono alla base del funzionamento dello stampaggio ad iniezione.
Argomenti che permettano all’operatore dello stampaggio di acquisire una competenza teorica che giustifichi il perché di certe azioni storicamente svolte, delle quali non si riusciva a spiegarne la ragione tecnico\scientifica (il classico “ho sempre fatto così….”).
A queste basi teoriche si sono aggiunti i concetti di fisica ed idraulica che regolamentano il processo di iniezione della zama, aspetti puramente teorici ma che spesso sono carenti anche nei manuali tecnici e di ingegneria.
Queste competenze, una volta acquisite, permettono al progettista degli stampi di poter dimensionare correttamente lo stampo per le presse in possesso della azienda e, al tecnico di fonderia, di riuscire a parametrizzare il ciclo di iniezione con margini di stabilità e ripetibilità sulla qualità del prodotto.
È stata interessante anche la parte di analisi delle difettosità, individuandone cause e soluzioni possibili tramite Formula Foundry, strumento utile anche per analisi di costi e per la scelta ottimale della macchina per effettuare la produzione.
In definitiva, con le competenze derivate da questo corso siamo riusciti a ridurre il numero di articoli stampati non conformi riuscendo, senza investimenti tecnologici, a stabilizzare per quanto possibile il processo di stampaggio, controllando quelle variabili che in precedenza portavano ad una deriva della qualità dei prodotti o ad una non ripetibilità di risultati nella fase di stampaggio.
Grazie alle competenze acquisite, e ai dati emersi da analisi effettuate con Formula Foundry, siamo riusciti ad avere maggiore consapevolezza in merito alla scelta del tipo di impianto di fonderia più consono alle esigenze produttive.
Abbiamo investito in un nuovo impianto che si allineerà alle dimensioni dei nostri articoli stampati, alla quantità di pezzi prodotti e alla qualità che ci viene richiesta dal mercato.
Così prevediamo di ridurre ulteriormente il consumo di materie prime, riducendo lo scarto di lavorazione, con una produttività in pezzi\ora maggiore rispetto alle soluzioni attuali; la logica conseguenza è un maggior efficientamento energetico dell’impianto di fonderia, poiché l’aumento dei costi di energia e di materia prima incide in maniera più rilevante sui costi di produzione.
Paola Signorelli– Titolare
Sono Paola Signorelli, titolare di MABO spa.
Il gruppo MABO è una tra le prime aziende italiane produttrici di accessori nel mercato europeo dell’abbigliamento.
MABO si occupa di varie attività produttive, dalla ricerca dei prodotti naturali nelle varie aree di provenienza alla realizzazione delle materie prime di poliestere, dalla progettazione al prototipo, sino al prodotto finale ottenuto attraverso tranciatura o pressofusione.
L’azienda è specializzata nella produzione di bottoni ed accessori in metallo, di qualsiasi forma e per qualsiasi settore di impiego.
Prima dell’incontro con Roberto, il nostro problema principale era legato alle “bolle” d’aria presenti nei pezzi pressofusi, dettati da errate progettazioni di stampi e di mancanze di controlli, durante il ciclo di stampaggio; oltre a questo, avevamo un importante problema di termiche, sempre durante la fase di stampaggio.
Per noi è stato fondamentale capire l’importanza delle termiche della pressa, anche a partire dal semplice caricamento dei pannetti di zama all’interno del forno.
Questa prima attenzione ha ridotto notevolmente tutti i nostri problemi legati alle “bolle” d’aria e/o zone fredde.
In secondo luogo, è stato fondamentale aver definito tutti i passaggi principali della progettazione di uno stampo di pressofusione: anche sapere esattamente come definire un punto di iniezione corretto o saper definire dove e quando è necessario aggiungere o togliere i “fagioli” in uscita può fare la differenza.
Fondamentale, ma non ultima, è stata la conoscenza della pressa: tutti i suoi componenti, i meccanismi che si innescano, la differenza tra l’iniezione di 1° fase e quella di seconda, la corretta lettura e interpretazione delle curve d’iniezione ecc.. (capirne il funzionamento è la base della progettazione).
Sicuramente la sua pregressa esperienza con Agrati ha aiutato nella scelta del suo servizio rispetto ad altre proposte, consapevoli del fatto che avendolo già conosciuto in passato andavamo sul sicuro. Consiglierei il suo servizio anche ad altre aziende che progettano e producono pezzi pressofusi per una serie di ragioni: soluzioni immediate, corrette, centrando immediatamente il problema in tempistiche molto strette (molto importante è anche la conoscenza del nostro settore), conoscenze approfondite della materia e professionalità nello svolgere il proprio lavoro.
Sono Gabriele Fassina, uno dei titolari di Accessori Service S.r.l.
Accessori Service S.r.l. è operativa dal 1988 nel settore degli accessori per calzatura.
Nelle ultime stagioni stiamo assistendo ad una maggiore differenziazione della produzione, risultando in aumento la richiesta di articoli pressofusi.
L’azienda ha investito in nuove macchine con migliore controllo di processo, con maggiori possibilità di programmazione rispetto al passato e si è presentata la necessità di un aggiornamento delle conoscenze tecniche degli operatori.
Per questa ragione è nata la necessità di collaborare con tecnici aggiornati e corredati di un buon bagaglio di esperienza per raggiungere il target precedentemente descritto.
Roberto mi è stato stato consigliato da chi ha già avuto una esperienza positiva con lui.
In effetti, consiglierei senza dubbio il suo servizio, a chi ha il problema di produrre e fatica a tenere il passo con le innovazioni tecnologiche.
Il continuo rinnovamento e la affinazione dei processi necessitano di figure professionali preparate non solo tecnicamente, ma anche dal punto di vista della capacità comunicativa, che Roberto ha dimostrato di avere in abbondanza.
Non è possibile evitare o interrompere un continuo aggiornamento in azienda, per sfruttare al meglio le potenzialità di competizione dei mezzi e degli strumenti che progrediscono quotidianamente.
Sono Gilberto De March, Direttore di Produzione di Otlav spa.
Otlav fa parte di un Gruppo (Gruppo OTLAV Spa appunto) nato nel 1956 che ha mantenuto una Leadership Familiare ed ha saputo percorrere i tempi fino a rappresentare, ora, in prossimità della terza generazione, una azienda leader internazionale nella produzione di cerniere per porte e finestre.
Otlav ha prodotto oltre 2.200.000.000 di cerniere dal 1956 al 2021, ha depositato circa 100 brevetti ed è presente in 80 paesi nel mondo.
L’incontro con l’Ing. Camerin è nato dalla necessità di raccogliere le sfide che i mercati richiedono e questo costringe a proiettarsi verso nuovi traguardi.
Per noi abbracciare la tecnologia della pressofusione zama è stato un passo importante che abbiamo cercato di affrontare con le dovute conoscenze, sia tecniche che pratiche.
La collaborazione con l’Ing. Camerin ha rappresentato l’opportunità che ci ha permesso di progettare il nostro metodo di lavoro con la visione completa degli aspetti tecnici fondamentali di questo Processo composto da molte variabili che risultano critiche nel raggiungimento degli standard di prestazione richiesti.
Seguendo questa ottica abbiamo focalizzato i nostri sforzi sulle variabili di processo e sulle attrezzature scoprendo che il metodo scientifico proposto dall’ing. Camerin affianca ed integra il tradizionale approccio alla pressofusione coadiuvando l’esperienza pratica tipica degli operatori di settore con la conoscenza e l’uso delle regole fisiche che governano il Processo. Questo lavoro di squadra ha rappresentato per noi un esperienza certamente positiva.
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione