Oggi è un nuovo giorno per la tua azienda.
Ci sono nuovi progetti da realizzare, nuova idee da tracciare, nuovi obiettivi importanti da raggiungere, nuovi clienti da accontentare.
Proprio oggi, hai bisogno che la tua azienda funzioni alla perfezione.
Ma cosa succede normalmente nelle aziende come la tua, aziende complesse, fatte di tante o poche persone che devono comunicare tra loro, di reparti che devono sincronizzarsi per far fluire i processi produttivi in maniera agile e snella?
Purtroppo, può capitare che gli ingranaggi si inceppino, i ritardi si accumulino, gli inconvenienti si sommino, le consegne non partano nei tempi stabiliti.
Molto spesso accade che le persone non comunicano tra loro, che i reparti non sanno interagire tra loro, le persone si scaricano colpe e responsabilità di fronte a problemi più o meno importanti accaduti nei loro reparti produttivi o nei loro uffici.
Ti scrivo perché qualche mese fa, dopo aver incontrato un mio cliente, ho ricevuto per l’ennesima volta la stessa confidenza che ho ricevuto da altri miei clienti.
Oggi lui, come molti altri, sta vivendo un momento particolarmente complesso.
Siamo quasi arrivati alle elezioni del 2018 e tutti i partiti stanno facendo promesse a tutto spiano: chi vuole aumentare le pensioni, chi vuole introdurre il reddito di cittadinanza, chi vuole dare incentivi alle famiglie che fanno figli, ecc…
Quante belle promesse!
Ma chi pensa veramente alle imprese, che si trovano sempre più tartassate dallo stato e dalle tasse che i nostri abili politici stanno fingendo di diminuire?
Naturalmente nessuno!
E anche per questo mio cliente la situazione è alquanto complicata.
Si trova nella condizione di aver investito in una sola persona in grado di poter mandare avanti la fonderia, perché non può permettersi di aumentare i costi della sua azienda.
Cosa potrebbe succedere se questa persona strategica dovesse lasciare la sua azienda e portare con sé tutto il know how acquisito nella fonderia in anni di collaborazione con lui?
Ciao Sono Roberto Camerin.
Ti scrivo per comunicarti che esistono aziende che hanno imparato un metodo certo per abbattere gli scarti nella fonderia di pressofusione zama.
Ti è mai capitato di non dormire di notte perché il giorno seguente devi mettere in produzione un nuovo articolo, per un tuo cliente strategico e importantissimo, ma non sai effettivamente quale risultato otterrai?
Naturalmente, sai che non puoi sbagliare perché non lo puoi perdere.
E ovviamente, sai che non hai margini per assorbire i costi di un nuovo progetto.
La parte interessante è che ti sei affidato ai tuoi progettisti migliori per la realizzazione dello stampo ma non sai cosa accadrà domani mattina quando entrerai in fonderia, perché in quel posto non entrano formule matematiche e non puoi sapere esattamente dove possono arrivare i simulatori di processo!
Consolati, difatti non sei l’unico ad avere passato questa brutta avventura.
Numerosi clienti che hanno chiesto il mio intervento si sono trovati nella stessa situazione.
Nel mondo attuale della fonderia di pressofusione zama non esiste un collegamento preciso tra chi progetta e/o simula lo stampo e l’ufficio tecnico che decide lo standard qualitativo del progetto, pertanto tutto si ferma negli uffici di progettazione.
Ma cosa succede quando lo stampo viene portato in fonderia e il processo deve essere perfettamente regolato attraverso i migliori parametri disponibili sulla macchina?
Difatti è chiaro che la maggior parte degli operatori macchina ha una scarsa conoscenza delle potenzialità dell’impianto.
La cosa interessante è che sfruttano solo il 40% del potenziale delle macchine per pressofusione zama, fermandosi all’utilizzo dei parametri base.
Questo perché quasi mai i costruttori, durante la fase di installazione hanno tempo sufficiente da dedicare a corsi di formazione completi agli operatori; mentre altri ti vendono l’impianto e ti salutano lasciandoti completamente nella…
Ciò porta ad avere il processo fuori controllo e la conseguenza è una produzione ad alto scarto che potrebbe danneggiare il tuo conto economico e soprattutto la tua reputazione come azienda fornitrice.
La parte interessante è che in un processo multistadio (fusione, vibrofinitura, pulimentatura, rivestimento galvanico, ossidazioni chimiche, verniciatura, ecc…), a fronte di un problema, è molto difficile, se non impossibile, capirne e risolverne la causa.
Difatti, con gli strumenti disponibili oggi, e con la mancanza di collegamento tra l’ufficio di progettazione e la fonderia, ecco come si cerca di controllare le macchine in maniera poco funzionale ad abbassare la percentuale di scarto.
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione