Anno: 2018

ECCO COME EVITARE DI RIFARE PIÙ VOLTE UNO STAMPO DI ZAMA

Ti sei mai domandato quanto ti costa realmente il rifacimento parziale o totale di uno stampo?

Questa domanda è veramente interessante.

Per scelta non mi sono mai messo a progettare stampi: le mie competenze abbracciano altre caratteristiche ed altre problematiche.

Sono sostanzialmente un ingegnere di processo, esperto di automazione industriale, di impianti, di sistemi di controllo automatici e ho conoscenze particolarmente ferrate nella gestione dei PLC, degli azionamenti industriali e dei programmi CNC.

Nonostante ciò, ho deciso di focalizzare tutti i miei sforzi per cercare di affrontare un problema mai risolto o affrontato seriamente da qualcuno, almeno nel campo della zama.

Infatti ho da sempre cercato di focalizzare le mia attenzione sulla risoluzione dei problemi strategici del processo di pressofusione legati alle leghe di zinco, con particolare riferimento agli impianti produttivi della fonderia.

Questa è da sempre stata la mia vera passione, la sfida della mia vita professionale, il punto di partenza di tutte le mie ricerche nell’ambito della pressofusione delle leghe di zinco.

Non è una scelta banale: ecco per quale motivo.

Per essere realmente esperto del processo di pressofusione delle leghe di zinco in camera calda, devi avere acquisito nel tempo competenze di altissimo livello nel campo dell’idraulica, della termodinamica, della chimica, della meccanica, dell’automazione di processo, dell’elettronica industriale, della programmazione, e altro…

Attenzione: questo non significa essere tuttologi!

Intendo dire che ti devi specializzare in una cosa ben precisa, la devi analizzare con la massima attenzione sfruttando le competenze che ho accennato e devi trovare le soluzioni che nessuno è mai stato in grado di pensare, mettendole a disposizione di chi ne ha realmente bisogno.

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SCOPRI COME PROTEGGERE IL DIRITTO INTELLETTUALE DELLA TUA FONDERIA

Sembra che oggi non ci sia più nulla da inventare.

Per questo motivo, sempre più spesso accade che i tuoi concorrenti assumano investigatori privati per seguire ogni tua mossa, capire cosa stai facendo di nuovo rispetto a loro, copiare inesorabilmente le tue idee e uscire sul mercato prima di te, con prezzi inferiori e tempi di consegna tendenti a zero.

In questo modo, i tuoi sacrifici, il frutto del tuo duro lavoro, le tue idee più importanti e performanti sono sempre a rischio di copiatura da parte di chi non ha il minimo rispetto per il suo prossimo.

Cosa puoi fare in questo caso?

Esiste un modo per difendere le tue idee, la tua conoscenza, la tua tecnologia e la tua azienda da questi parassiti del mercato, senza idee e senza utilità alcuna?

Ti è mai capitato di non dormire di notte perché devi mettere in produzione un nuovo articolo, per il quale un tuo cliente strategico e importantissimo è estremamente interessato, dopo avere investito ingenti capitali in ricerca e sviluppo, una montagna di ore per risolvere a tavolino i principali problemi di funzionamento e presentarti sul mercato prima che chiunque altro ti anticipi e lo trovi perfettamente funzionante e in bellissima mostra nello stand del tuo più diretto e accanito concorrente, proprio nella più importante fiera di settore?

Sto parlando proprio della tua idea!

Purtroppo, non hai margini per assorbire i costi di un nuovo progetto e il mercato ti riconosce come il secondo arrivato!

Ti sei affidato ai tuoi progettisti migliori per la realizzazione dello stampo ma questo colpo ti mette al tappeto!

Per l’ennesima volta, ha vinto chi ha giocato scorrettamente e, senza il minimo scrupolo si è appropriato una delle tue idee migliori lasciandoti in mano un pugno di mosche.

Ora basta: è arrivato il momento di reagire!

Consolati, infatti non sei l’unico ad avere passato questa brutta avventura.

Tutti noi, purtroppo, possiamo trovaci nella stessa situazione.

È necessario porre grande attenzione anche ai tuoi collaboratori, sia interni che esterni, che possono veicolare involontariamente informazioni preziosissime verso l’esterno della tua azienda.

Se hai qualche minuto, ti spiego cosa ho fatto per cercare di difendere le mie idee, il mio know how, la mia tecnologia, il frutto del mio lavoro e dei miei sacrifici dalle più pericolose sanguisughe di marcato in circolazione.

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FORMULA FOUNDRY: I 3 SEGRETI PER TORNARE A GUADAGNARE COME UNA VOLTA NELLA TUA FONDERIA

Mi capita spesso di affrontare problemi qualitativi importanti e non è semplice capire cosa fare per risolverli.

Un grosso problema che può affrontare una fonderia è quello di acquistare impianti con tecnologia di ultima generazione e riuscire a sfruttarli solo al 30% delle loro potenzialità.

Spesso, le inefficienze produttive mettono in croce tutti i reparti produttivi e allungano pericolosamente i tempi di consegna dei prodotti.

In questo caso diventa strategico trovare un aiuto serio e concreto.

I tecnici dei reparti di progettazione e dei reparti di produzione possono elevare le loro conoscenze tecniche per colmare questo gap.

Ma questo è solo l’inizio.

Per stabilizzare un processo produttivo instabile per definizione, come la pressofusione, è necessario applicare un metodo di lavoro certo, deterministico, scientificamente testato ed estremamente preciso per non lasciare nulla al caso o alla buona sorte.

Oggi esistono strumenti in grado di migliorare la conoscenza del processo, l’integrazione macchina – uomo, la misurazione in tempo reale delle variabili di riempimento degli stampi, che aiutano a stabilizzare il processo produttivo monitorando la fonderia istante per istante per evitare pericolose derive nei parametri di lavoro degli impianti.

Al tempo stesso esiste una grande contraddizione.

Oggi è quasi impossibile trovare dipendenti formati, liberi da vincoli di lavoro, giovani ed esperti nello stesso momento, proiettati verso il mondo dell’efficienza e della ricerca, disposti a rimettersi in gioco in un ambiente di lavoro che non è più in grado di tutelarli.

Cosa possiamo fare per affrontare e risolvere problemi così importanti, così diversi tra loro e così attuali: in pochi anni abbiamo disperso competenze tecniche di altissimo livello nelle nostre fonderie e non abbiamo avuto i mezzi per poterle rimpiazzare.

Serve un’importante attività di formazione tecnica delle nuove leve ed un processo di stabilizzazione tecnica di chi è presente nel settore della fonderia da molti anni e necessita di aggiornare le sue competenze tecniche alle ultime novità presenti nel settore.

Ma non finisce qui!

Il mondo della fonderia, al tempo stesso, ha bisogno di uno strumento tecnico che permetta di guidare il personale nella gestione quotidiana del processo, per centrare perfettamente le regolazioni degli impianti e per avere la certezza che il processo rimanga stabile per tutto il lotto produttivo.

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SCOPRI COME DIMINUIRE IL COSTO PEZZO IN FONDERIA

Penso di sfondare un porta aperta!

Cosa deve fare una moderna fonderia di zama per diminuire drasticamente i suoi costi di produzione (quindi il costo pezzo) in maniera veloce, semplice ed efficace?

Quali conti deve necessariamente eseguire per trovare la linea guida corretta ed efficace per ottimizzare questo parametro, essenziale per la sua futura sopravvivenza?

Prova ad investire qualche minuto del tuo tempo a riceverai tutte le risposte che stai cercando.

Proviamo a fare alcuni esempi di calcolo per capire dove incidono i centri di costo maggiori nella determinazione del costo pezzo.

In particolare, ti suggerisco di provare a riflettere su questi parametri: età media degli impianti produttivi, automazione che effettua operazioni di servizio per gli impianti, presenza di personale che gestisce operazioni ausiliarie, differenza di taglia degli impianti, differenza di diametro dei pistoni di iniezione, tempi ciclo degli impianti, costi medi di manutenzione degli impianti, costi medi degli stampi, potenza installata degli impianti produttivi, numero delle impronte degli stampi, ecc…

Hai provato ad effettuare differenti simulazioni per capire a quali differenze di costo pezzo va incontro la tua azienda in funzione delle combinazioni di parametri che ti ho proposto?

Spero che la risposta sia affermativa, ma in caso contrario non ci sono problemi: facciamo insieme queste considerazione proprio in questo momento.

Età media degli impianti produttivi

Ipotizza di avere installato nella tua fonderia una pressa nuova di zecca, proprio in parte ad una pressa gemella di 15 anni fa.

Quali differenze potrai notare immediatamente tra queste due macchine, simili nell’aspetto ma decisamente differenti nella tecnologia progettuale e realizzativa?

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SCOPRIRE IL DIFETTO IN GALVANICA È TROPPO TARDI: IL DANNO È GIÀ COMPIUTO

Ogni volta che non riesci ad intercettare quel maledetto difetto in tempo, nel luogo giusto, al momento giusto, può essere il preludio per una vera e propria “ecatombe produttiva”.

Questa attenzione quotidiana, questa precisione e questa cura nel lavoro da parte degli stretti collaboratori della tua azienda è vitale come l’aria che stai respirando in questo momento.

Ogni volta che hai nuovi progetti da realizzare, nuove idee da tracciare, nuovi obiettivi importanti da raggiungere, nuovi clienti da accontentare non puoi permetterti di sbagliare perché quando il danno è compiuto, può incidere pesantemente nei conti della tua azienda.

Proprio oggi, hai bisogno che la tua azienda funzioni alla perfezione.

Ma cosa succede normalmente nelle aziende come la tua, aziende complesse, fatte di tante o poche persone che devono comunicare tra loro, di reparti che devono sincronizzarsi per far fluire i processi produttivi in maniera agile e snella?

Purtroppo, può capitare che gli ingranaggi si inceppino, i ritardi si accumulino, gli inconvenienti si sommino, le consegne non partano nei tempi stabiliti.

Quale importante evento può essersi verificato, tanto da bloccare gli ingranaggi che movimentano i meccanismi sincronizzati della tua azienda?

Purtroppo, molto spesso accade che le persone non comunicano tra loro, che i reparti non sanno interagire tra loro, le persone si scaricano colpe e responsabilità di fronte a problemi più o meno importanti accaduti nei loro reparti produttivi o nei loro uffici.

I principali reparti di progettazione e produzione del prodotto finito non comunicano tra di loro, lasciando che problemi irrisolti si trascinino fino alla fine del processo senza che azioni correttive vitali intervengano per salvare i pezzi che dovrai consegnare al tuo cliente.

Ti do una magra consolazione.

Non sei l’unico a dover affrontare quotidianamente questo problema.

Ecco cosa normalmente accadeva da un mio cliente fino a poco tempo fa!

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QUALI SONO I COSTI CHE METTONO IN DIFFICOLTÀ LE FONDERIE ITALIANE?

In effetti, è noto il fatto che noi italiani siamo abilissimi a complicarci l’esistenza.

Abbiamo capacità al di sopra della media nella gestione delle emergenze, ma quando dobbiamo fare prevenzione lasciamo molto a desiderare…

Il mese di agosto 2018 ha rappresentato per tutti noi un momento di shock, smarrimento, paura, ansia e rabbia.

Proprio a causa delle premesse che ho fatto, il nostro Paese ha dovuto pagare un carissimo prezzo in termini di vite umane, per responsabilità dell’incuria, della superficialità, della scarsa conoscenza delle cose, della sottovalutazione di eventi ritenuti poco influenti per la sicurezza delle persone.

La storia insegna che, in questi casi, generalmente, si va alla rapida ricerca di un capro espiatorio, per consegnare un colpevole a chi è alla ricerca di giustizia.

Forse ci stiamo dimenticando una cosa piuttosto banale.

Chi è realmente responsabile di tutti i fatti funesti e sconcertanti che sono accaduti in un tempo così breve?

Andando oltre la singola responsabilità, tutti noi dobbiamo fare una sincera analisi di coscienza, per capire dove ci sta portando la nostra mentalità approssimativa, opportunista, a volte disonesta e poco seria.

Andando oltre la rabbia e lo sconcerto che mi hanno procurato questi eventi, vorrei concentrarmi sulle mie responsabilità e sulla mia missione quotidiana, restando collegato al mio mondo, alla mia realtà quotidiana: la fonderia di zama.

Vorrei capire in maniera precisa, se questa mentalità approssimativa, opportunista, a volte disonesta e poco seria può restare fuori da questo mondo per evitare di mettere in seria difficoltà chi cerca quotidianamente di lottare con le sue inefficienze e i suoi problemi di produzione.

Proprio questa mentalità ha messo in ginocchio la nostra economia e le nostre aziende, portando i nostri costi di produzione alle stelle, costringendo lo stato italiano ad attingere denaro in maniera sempre più pesante dalle tasche dei suoi imprenditori, tagliando i margini di investimento e riducendo il guadagno dei suoi numerosi e coraggiosi lavoratori autonomi.

In questa ottica diventa vitale e strategico mettere l’efficienza di ogni azienda in primissimo piano, facendo molta attenzione ad evitare gli sprechi, ad ottimizzare i costi di produzione, ad investire in maniera mirata e precisa, a lavorare in maniera chirurgica verso l’ottimizzazione dei propri cicli produttivi.

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QUAL È L’ETÀ MEDIA DELLE MACCHINE NELLA TUA AZIENDA?

Sembrerebbe un luogo comune il fatto di addossare tutte le responsabilità legate alle nostre scelte sbagliate all’ultima crisi che ha messo in ginocchio l’economia mondiale.

Purtroppo ci stiamo dimenticando una cosa decisamente banale: l’economia mondiale è stata scossa ben 10 anni fa dall’evento economico più catastrofico a partire dal 1929: il fallimento di importanti banche che hanno sorretto l’economia americana fino a quel momento (stiamo parlando del 2008).

In questi anni, la situazione economica si è mossa e si è evoluta in maniera piuttosto altalenante (ricordiamo la crisi dei debiti sovrani di alcuni Paesi della comunità europea); tuttavia le azienda con i conti in ordine hanno avuto la possibilità di continuare nella loro politica di investimento e di rinnovamento dei loro reparti produttivi.

I recenti incentivi legati al mondo dell’industria 4.0 hanno sicuramente dato linfa vitale a questo processo di rinnovamento della tecnologia produttiva delle aziende lungimiranti, innovative, con manager perspicaci e intelligenti.

Questa premessa mi serve per fare una semplicissima considerazione.

Se investire è vitale per sopravvivere e prosperare, per quale ragione trovo ancora in alcune fonderie impianti progettati e costruiti da aziende scomparse, chiuse nel tempo, installati qualche decina di anni fa, con tempi ciclo e consumi energetici da far rabbrividire chiunque?

Proviamo ad avvicinarci, ad esempio , al mondo delle macchine utensili.

Le ultime novità tecniche introdotte in questo campo hanno avuto lo scopo e il merito di  portare ad un approccio multitecnologico che riduce i costi per l’intera durata utile della macchina utensile.

Ti riporto, a titolo di esempio, il contenuto che ho trovato su un articolo trovato nel web, togliendo qualsiasi riferimento ad aziende o brand (per una questione di privacy).

Queste parole sono da attribuire ad un’azienda leader di settore, nel campo delle applicazioni elettriche ed idrauliche per la movimentazione di assi di macchine utensili per asportazione del truciolo.

“Le macchine utensili dotate di soluzioni per l’automazione …, sono in grado di risparmiare quasi il 50% di energia, a pari livello di produttività.

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QUANTO TI COSTANO IN PIÙ I TURNI STRAORDINARI IN FONDERIA?

Ciò che trovi scritto di seguito è riservato solo a te, che non riesci a rispettare le scadenze che ti impongono i tuoi clienti!

Ora sto per svelarti come riesce quello stramaledetto tuo concorrente a consegnare così velocemente il suo prodotto finito.

Magari proprio lui ha il 40% di personale in meno rispetto alla tua azienda.

Se hai un po’ di tempo da investire, ora ti spiego per quale ragione riesce a rubarti i clienti migliori, consegnando prima di te a un prezzo molto più competitivo del tuo.

Non pensare di avere bisogno di aumentare il personale qualificato nella tua azienda, a patto che tu sia in grado di trovare persone affidabili, con la voglia di lavorare, di mettersi in gioco e imparare un mestiere nuovo e stimolante.

Magari questa strategia potrebbe aiutarti a evitare che le tue consegne raggiungano tempi biblici, ma non risolve il problema della competitività dei costi di produzione.

È come avere imboccato un vicolo cieco dal quale non sai come uscire: ti sembra di correre freneticamente senza raggiungere i tuoi obiettivi con i clienti, come se ti sentissi affondare le gambe dentro le sabbie mobili.

In effetti questo potrebbe costringerti ad aumentare le ore di lavoro dei tuoi dipendenti, imponendo loro turni di lavoro massacranti per cercare di compensare le inefficienze con la forza di volontà e il sudore della fronte.

Purtroppo questo non è più sufficiente: funzionava molto bene qualche anno fa ma oggi, i costi del personale sono diventati insostenibili, al punto che sono diventati paragonabili ai costi orari di ammortamento di impianti produttivi economicamente molto onerosi.

Per questa ragione, ti invito ad allargare i tuoi orizzonti per porti un interrogativo che può nascondere una grande verità.

Sai quanto ti costano realmente i turni di lavoro straordinari nella tua azienda?

Naturalmente non mi permetto di fare i conti nelle tue tasche, ma vorrei solo lasciarti qualche spunto di riflessione che potrebbe avvicinare la tua azienda al concetto di efficienza produttiva.

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SCOPRI 10 MOTIVI PER REGOLARE LE PRESSE CON IL METODO SCARTO ZERO

Se hai problemi con la tua fonderia e non riesci a capire cosa fare per risolverli, se hai acquistato impianti di pressofusione con tecnologia di ultima generazione e riesci a sfruttarla forse al 30% delle potenzialità, se le inefficienze produttive della tua fonderia non ti fanno dormire di notte, allora hai bisogno di trovare un aiuto serio e concreto.

Hai bisogno che i tecnici dei tuoi reparti di progettazione e dei tuoi reparti di produzione elevino le loro conoscenze tecniche per colmare le loro lacune e rilanciare finalmente la tua fonderia.

Ma questo è solo l’inizio.

Per stabilizzare un processo produttivo instabile per definizione, è necessario applicare un metodo di lavoro certo, deterministico, scientificamente testato ed estremamente performante per non lasciare nulla al caso o alla buona sorte.

Se non hai in mano questi strumenti ora, in questo momento, nell’istante della maggiore necessità, probabilmente, hai bisogno di affidarti a qualcuno che li ha già sviluppati, utilizzati e affinati nel tempo.

Infatti è necessario che si instauri un rapporto di fiducia e di collaborazione serio e produttivo con il professionista di cui hai bisogno.

La tua ricerca deve portare verso la scelta di una metodologia di lavoro qualificata e referenziata dai risultati e dalle recensioni positive.

Purtroppo, non sempre è così.

Ecco cosa può accadere molto spesso.

Può accadere che, non trovando la persona in grado di aiutarti nel modo giusto, provando a chiedere aiuto alla persona sbagliata, ti trovi inondato di informazioni che non hanno nulla di certo e di testato, che non portano alla risoluzione del tuo problema!

Invece è fondamentale ricevere subito le giuste informazioni, implementare la strategia giusta che evita inutili perdite di tempo, investire con lungimiranza nella formazione, spendere in maniera efficace il denaro per effettuare sviluppo e ricerca nella tua azienda.

Ecco 10 buoni motivi per seguire questa strategia.

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COME SFRUTTARE AL MEGLIO LE PRESSE PER LA ZAMA ABBATTENDO LE NON CONFORMITÀ

Ecco un altro regalo per te.

Solo per te, che stai seguendo assiduamente i miei articoli, finalmente voglio svelare alcuni segreti che mi stanno aiutando a fare la differenza nella fonderia di zama.

Non escludo che tu conosca alcune delle cose che ti sto per rivelare, ma sono certo che molte altre potranno essere per te importanti novità.

Ciò che sto per rivelarti è frutto del mio lavoro, della mia esperienza personale, delle mie ricerche in fonderia, dei miei errori, della mia rivincita personale e della mia passione più grande: la fonderia e i suoi numeri legati all’analisi scientifica del processo.

Evita di perdere tempo con i soliti fornitori con soluzioni improvvisate, visto che nessuno di loro ha mai affrontato seriamente ciò che ti sto per raccontare.

Finalmente potrai scoprire come sfruttare al meglio le macchine per pressofusione zama abbattendo le non conformità

Ora immaginiamo di trasferirci nella tua fonderia.

Cosa potresti subito cambiare nella gestione quotidiana del tuo processo produttivo per migliorare drasticamente la qualità delle tue fusioni?

Attenzione: capita spesso di commettere errori nella gestione delle presse, che, nella maggior parte dei casi, sono il frutto della mancata conoscenza degli impianti di pressofusione a camera calda o di evidenti lacune nella conoscenza del processo.

Proviamo, allora, a mettere un po’ di ordine nella nostra mente, cercando di capire quanto è autodistruttivo continuare a regolare le macchine di pressofusione con metodi improvvisati assolutamente inutili, completamente scollegati da un’analisi scientificamente provata dei parametri di processo e lontani dalla logica dell’abbattimento degli scarti.

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