Ciò che trovi scritto di seguito è riservato solo a te, che non riesci a rispettare le scadenze che ti impongono i tuoi clienti!
Ora sto per svelarti come riesce quello stramaledetto tuo concorrente a consegnare così velocemente il suo prodotto finito.
Magari proprio lui ha il 40% di personale in meno rispetto alla tua azienda.
Non pensare di avere bisogno di aumentare il personale qualificato nella tua azienda, a patto che tu sia in grado di trovare persone affidabili, con la voglia di lavorare, di mettersi in gioco e imparare un mestiere nuovo e stimolante.
Magari questa strategia potrebbe aiutarti a evitare che le tue consegne raggiungano tempi biblici, ma non risolve il problema della competitività dei costi di produzione.
È come avere imboccato un vicolo cieco dal quale non sai come uscire: ti sembra di correre freneticamente senza raggiungere i tuoi obiettivi con i clienti, come se ti sentissi affondare le gambe dentro le sabbie mobili.
In effetti questo potrebbe costringerti ad aumentare le ore di lavoro dei tuoi dipendenti, imponendo loro turni di lavoro massacranti per cercare di compensare le inefficienze con la forza di volontà e il sudore della fronte.
Purtroppo questo non è più sufficiente: funzionava molto bene qualche anno fa ma oggi, i costi del personale sono diventati insostenibili, al punto che sono diventati paragonabili ai costi orari di ammortamento di impianti produttivi economicamente molto onerosi.
Per questa ragione, ti invito ad allargare i tuoi orizzonti per porti un interrogativo che può nascondere una grande verità.
Naturalmente non mi permetto di fare i conti nelle tue tasche, ma vorrei solo lasciarti qualche spunto di riflessione che potrebbe avvicinare la tua azienda al concetto di efficienza produttiva.
Il lavoro straordinario è un istituto contrattuale regolato dalla Legge e dalla contrattazione collettiva.
Normalmente il lavoro straordinario è l’orario di lavoro prestato dopo l’orario normale.
È questa la definizione che ritroviamo nel D.Lgs. 66/2003.
Vediamo cos’è, come funziona e quanto viene pagato.
Proprio in virtù della sua definizione di “straordinario” il ricorso al lavoro prestato oltre l’orario normale di lavoro deve essere contenuto e limitato a situazioni ben specifiche.
Queste situazioni possono essere legate ad esempio ad un aumento temporaneo ed improvviso di lavoro.
E’ evidente che se vi fosse costantemente necessità di lavorare oltre il normale orario di lavoro sarebbe il caso di risistemare l’organizzazione aziendale e la distribuzione del lavoro tra i vari dipendenti.
Come detto sopra non è sempre consentito ricorrere la lavoro straordinario, proprio perché la sua caratteristica di straordinarietà è intrinseca nel nome stesso dell’istituto.
La legge prevede comunque alcune situazioni classiche, in cui è consentito ricorrere al lavoro straordinario che sono:
-Esigenze tecniche produttive eccezionali ed impreviste
-Situazioni di forza maggiore
-Eventi particolari: ad esempio durante alcune ferie
Naturalmente si tratta di eventi circoscritti e che possono ampiamente giustificare il ricorso al lavoro straordinario.
Detto ciò, la Legge o i CCNL prevedono sempre e comunque un tetto massimo di ore di straordinario.
Quindi, è previsto che il lavoro straordinario debba essere contenuto e debba svolgersi secondo determinate modalità e limiti.
Il tetto massimo è solitamente previsto dalla contrattazione collettiva, tuttavia se non troviamo definizione all’interno dei vari contratti di settore, allora la durata è stabilita dalla Legge in 250 ore annue.
Nel momento in cui scatta il lavoro straordinario avviene una modifica anche a livello di retribuzione, infatti è necessario retribuire con una maggiorazione quelle ore.
La percentuale di maggiorazione viene disciplinata dai contratti collettivi, che, allo stesso tempo, potrebbero prevedere che in alternativa alla maggiorazione debbano essere concessi dei periodi di riposo compensativo.
Nel CCNL per l’industria metalmeccanica (il caso di nostro interesse), lo straordinario è disciplinato all’articolo 7.
Questo specifica il limite di ore di straordinario effettuabili, pari a 2 ore giornaliere e 8 settimanali, in aggiunta al canonico limite annuo pari a 200 ore per lavoratore, elevato a 250 per le aziende fino a 200 dipendenti.
Questo CCNL prevede la maggiorazione dello straordinario per lavoro a turni o per lavoro ordinario (non a turni).
Le maggiorazioni legate al lavoro straordinario si differenziano a seconda che il lavoro sia suddiviso su turni o sia ordinario, in base alla tabella che segue.
-Lavoro straordinario prime due ore: 25%.
-Lavoro straordinario ore successive: 30%.
-Notturno fino alle ore 22: 20% non a turni – 15% a turni.
-Notturno oltre le ore 22: 30% non a turni – 15% a turni.
-Festivo:50%.
-Straordinario notturno (prime 2 ore): 50% non a turni – 40% a turni.
Inoltre, questo CCNL specifica chiaramente che “nessun lavoratore può rifiutarsi, salvo giustificato motivo, di compiere lavoro straordinario, notturno e festivo”.
In effetti, l’esigenza di ricorrere al lavoro straordinario pone il lavoratore in una posizione “scomoda” in quanto il rifiuto deve essere sostenuto da un motivo valido.
Personalmente, quando ho visto la prima volta la tabella che ho riportato sopra ho avuto scompensi cardiaci, per qualche secondo.
Mi è subito rimbalzato nella mente un pensiero che mi ha lasciato sbigottito e completamente disorientato.
Non dico cose nuove se mi focalizzo su un concetto molto importante, che molto spesso viene trascurato o non viene analizzato in maniera adeguata, perché nelle fonderie di zama si è sempre lavorato così, perché quasi nessuno ha fatto realmente i conti con le sue vere fonti di inefficienza, perché fino a poco tempo fa i clienti hanno sempre accettato tutto ciò che ricevevano.
Oggi le cose sono profondamente cambiate, le pretese dei clienti sono esponenzialmente aumentate, i costi fissi improduttivi sono diventati una vera e propria spina nel fianco, gli errori si pagano a prezzo più elevato rispetto al passato.
Per questa ragione, oggi, ogni azienda ha il dovere di analizzare profondamente le inefficienze dei suoi reparti produttivi, con l’obiettivo di ridurre ai minimi termini tutte le forme di inefficienza che la costringono ad attingere a un cospicuo numero di ore straordinarie da far lavorare ai suoi dipendenti.
Cerchiamo di scoprire nel dettaglio quali sono le tipiche inefficienze di una fonderia di pressofusione zama, con l’obiettivo di capire dove intervenire per far tendere a zero la loro influenza sulla tua azienda.
Lentezza produttiva degli impianti
Mi sembra ovvio ed estremamente logico, ma questa rappresenta una fonte di inefficienza particolarmente critica.
Infatti, se le macchine non producono, tu non consegni i pezzi ai tuoi clienti!
Perché può accadere ciò?
Ecco le possibili risposte.
-Hai in fonderia macchine troppo vecchie.
-Stai stampando con macchine molto grosse, sovradimensionate, quindi lente per l’applicazione che devono fare.
-Gli stampi stanno lavorando con un numero di impronte troppo basso, squilibrando il processo produttivo.
Intanto i clienti aspettano i pezzi…
Rifletti con attenzione a questa importante conclusione.
Elevata percentuale di scarti
Ricorda che mentre produci scarti, accadono due cose molto deleterie.
-Gli impianti sono occupati e non possono produrre pezzi conformi da consegnare ai clienti.
-Le risorse umane sono impegnate a produrre scarti.
Finitura di pezzi non conformi
Ecco il vero dramma di una produzione incontrollata di pezzi scarti.
È logico che se stai producendo fusioni non conformi, stai spendendo inutilmente denaro per far lavorare le presse e per pagare lo stipendio a personale dedicato a lavoro improduttivo.
Ma questo è solo l’inizio!
Ecco cosa succede alle fusioni non conformi che hai appena prodotto.
-Subiscono l’operazione di smaterozzatura, molto spesso eseguita manualmente, raramente da automazioni dedicate.
-Successivamente, interviene la fase di sbavatura, nel 99% dei casi automatica.
-In alcune fasi interviene l’operazione di lucidatura, nel 90% dei casi ancora artigianale.
-In ultima analisi, ci sono le fasi di finitura.
Sto parlando della verniciatura industriale o della galvanica, a telaio o a rotobarile.
In tutti i casi, sono impegnate molte risorse umane per la gestione dei telai, per la separazione dei pezzi dalle parti da scartare o per la gestione degli impianti automatici.
Ecco che si materializza una enorme inefficienza e ti trovi a pagare lo stipendio a personale dedicato a lavoro improduttivo, oltre ad avere subito costi per compiere lavorazione su fusioni difettose che sicuramente verranno scartate.
Gestione delle non conformità
A fronte di un processo produttivo inefficiente, anche il responsabile della qualità e il personale dedicato ai controlli in linea si trovano a dover gestire una quantità enorme di ore di lavoro nel tentativo di prevenire, rappezzare, sistemare molti problemi qualitativi delle fusioni perché la potenziale non conformità di un cliente è potenzialmente dietro l’angolo ogni volta che ci sono pezzi da consegnare.
Ecco che, finalmente, possiamo iniziare ad abbozzare una risposta alla domanda provocatoria del titolo: hai ben chiari quali sono i reali costi legati ad una gestione incontrollata delle ore straordinarie in fonderia?
Come puoi evitare questa pesante situazione?
Fatti aiutare dalla formazione, volta al miglioramento dell’efficienza della tua azienda e, soprattutto, della tua fonderia.
Investi per consentire ai tuoi dipendenti di crescere dal punto di vista tecnico e dal punto di vista professionale, aiutandoli a non commettere più gli errori del passato, ad acquisire nuove competenze, a coinvolgerli in un team di lavoro forte e motivato con l’obiettivo di crescere e far crescere tecnicamente l’azienda di cui fa parte.
Al tempo stesso investi anche nella tua azienda, cercando soluzioni tecnicamente vantaggiose e competitive.
Oggi ci sono a disposizione anche strumenti economici e incentivi pubblici che possono aiutarti a far rientrare parte di investimenti così importanti e fondamentali per un’azienda come la tua.
Cerca sempre di affrontare qualsiasi situazione con il buon senso e rivolgendoti alle persone giuste, quelle che si prendono a cuore i tuoi problemi perché li hanno vissuti in prima persona e li hanno risolti a prezzo dei loro sacrifici e della loro perseveranza, provando e riprovando soluzioni che oggi stanno permettendo a moltissime fonderie di zama di produrre fusioni con un’efficienza mai vista prima.
I teorici di settore o i formatori, che non hanno mai messo piede seriamente in una fonderia, non saranno mai in grado di aiutarti ad analizzare nel dettaglio cosa devi migliorare nel tuo processo produttivo.
Potranno darti qualche nozione teorica nel tentativo di darti risposte che non ti servono in questo momento.
Nulla di più!
Le agenzie di selezione del personale saranno particolarmente contente di poter soddisfare il tuo bisogno di incrementare le ore di lavoro della tua azienda fornendoti personale interinale che dovrai pagare sull’unghia ad ogni necessità.
Il fulcro del discorso è proprio questo: cerca di usare al meglio i dipendenti che già hai.
In seguito, qualora ti accorgessi di avere la reale necessità di introdurre ulteriore forza lavoro, potrai farlo con la massima serenità.
Soprattutto, rivolgiti a chi ti può aiutare realmente ad analizzare e controllare il processo di pressofusione con regole matematiche certe, testate e provate in tante fonderie con ottimi risultati.
Applica anche tu un Metodo Certo per Abbattere gli Scarti nella fonderia, un metodo che molte aziende stanno già utilizzando con successo, per non trovarsi mai più nella situazione di produrre scarti elevati senza sapere per quale motivo tutto ciò sta accadendo.
Viceversa, può capitare che tu decida di perseverare nella tua logica di produzione, accettando le inefficienze che una volta venivano pagate dai tuoi clienti, ma oggi devi assorbire tu a discapito del tuo guadagno e del tuo margine di investimento.
Allora, ti ricordo cosa può capitare rivolgendoti ai soliti fornitori con soluzioni improvvisate che non hanno le idee molto chiare riguardo il processo di pressofusione della zama in camera calda:
-Continuerai a impiegare una montagna di costosissime ore ordinarie e straordinarie della tua forza lavoro per rincorrere e tamponare i soliti problemi che si presentano con una regolarità svizzera.
-In fonderia continuerai a produrre con macchina sbagliate, costosissime o da antico testamento, con una cadenza produttiva da tartaruga.
-Le tue inefficienze ti costringeranno a costi di produzione stellari.
-I tuoi concorrenti più efficienti, guadagneranno sempre più di te.
-Potrai aumentare il tuo fatturato riducendo drasticamente le ore di lavoro ordinarie e straordinarie facendo dell’efficienza il tuo cavallo di battaglia.
-Dimezzerai i tuoi tempi di consegna.
-Potrai abbattere drasticamente gli scarti dovuti agli errori che fino ad oggi non sapevi di commettere.
-Aumenteranno il tuo fatturato, il tuo guadagno e il tuo margine di investimento.
-Finalmente risparmierai una quantità incredibile di denaro per rincorrere e tamponare le inefficienze produttive che ti perseguitano da anni.
Allora, vuoi scoprire anche tu come molte altre fonderie di zama sono riuscite a tornare a guadagnare come una volta?
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione zama
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione