Anno: 2019

FREXIT: FORNITORE CON SOLUZIONI IMPROVVISATE ESCI DALLA MIA FONDERIA!

Desidero mettere in evidenza un aspetto determinante per chi, come me, ha deciso di mettere la sua esperienza a favore di coloro che hanno bisogno di risolvere un problema importante nella loro fonderia di zama.

Sto parlando della specializzazione.

Metteresti la tua azienda nelle mani di una persona che si dichiara esperta di una grande quantità di processi industriali, tra i quali anche il tuo?

È realmente possibile, anche a fronte di uno sforzo formativo disumano, avere in mano le competenze necessarie per essere esperti di una quantità infinita di processi produttivi?

Quanti anni servirebbero realmente per poter conoscere, manipolare e dominare una vastità di problemi che metterebbero in crisi i maggiori esperti industriali di settore?

Chi può realmente aiutare la tua fonderia a risolvere i problemi cronici che da sempre hanno perseguitato la tua produzione?

Non sicuramente chi si spaccia per esperto di tutto, il famigerato tuttologo!

Immagina di stringere totalmente il focus sul campo della fonderia: in un ambiente così complesso è strategico appoggiarsi all’esperienza di chi ha deciso di focalizzare la sua attenzione su una problematica specifica di processo, spaccandola in ogni sua prospettiva, trovando sperimentalmente e scientificamente le soluzioni tecniche che nessuno è mai stato di fornire a chi ne ha realmente bisogno.

È fondamentale lasciare in disparte anche le classiche soluzioni improvvisate che si sono sempre utilizzate nella regolazione del processo di pressofusione: sto parlando dei famigerati 5 sensi!

Gli standard qualitativi che ti chiedono i clienti oggi, domani mattina inizieranno ad essere obsoleti e superati da richieste sempre più stringenti.

Probabilmente, i costi energetici per la gestione della tua fonderia saranno più alti: prova ad analizzare il trend legato ai picchi di costo dell’energia degli ultimi anni e vedrai che ciò che ti sto dicendo corrisponde ad una amara verità.

Dubito anche che il costo orario del personale e le tasse vadano a calare seriamente.

In effetti, sto evidenziando una questione determinante per le scelte future della tua azienda e della tua fonderia.

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RIFIUTI, SPRECHI, CLIMA IMPAZZITO, PLASTICA: IL MONDO È NELLE TUE MANI

Mari e oceani invasi dalla plastica, foreste tropicali in via di estinzione, inverni con siccità devastanti, popolazioni ridotte alla fame dalla carestia, città che soffocano nello smog, immondizia sulle vette dell’Himalaya, animali perseguitati dall’uomo che stanno scomparendo…

È intelligente quanto stiamo facendo?

È questo il mondo che realmente vogliamo per noi e per i nostri figli?

Chi è realmente responsabile di questo scempio?

Prova a riflettere su questo interrogativo!

Cosa puoi fare tu, adesso, oggi stesso, in questo istante per invertire questa devastante spirale autodistruttiva?

Proviamo a focalizzarci solo sul problema (…devo dire enorme…) dello smaltimento della plastica che gettiamo quotidianamente nell’immondizia (…e non solo…).

Perché produciamo e progettiamo in continuazione pezzi ed accessori che contribuiscono quotidianamente alla distruzione del nostro pianeta?

In effetti, i progettisti continuano a sostituire le parti in metallo con l’ingegneria delle materie plastiche.
Ingegneri e progettisti meccanici stanno sostituendo sempre più parti di metalli esistenti con componenti realizzati in tecnopolimeri.

Un malinteso comune è che questa tendenza si basa esclusivamente sulla riduzione del costo iniziale, ma la realtà è molto diversa.

I materiali plastici per l’ingegneria sono spesso più costosi dei metalli, ma offrono vantaggi quali prestazioni migliorate, maggiore durata dei componenti e tempi di fermo macchina ridotti.

Questo approccio a lungo termine, denominato “total cost of ownership“, sta guidando un mercato importante per le soluzioni in plastica ingegnerizzate.

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È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCOPRIRE I SEGRETI PER EVITARE DI DISTRUGGERE I TUOI STAMPI

Molto interessante!

Questa sfida impossibile te la propone un esperto di processo che per sua scelta non si è mai messo a progettare stampi.

Da sempre sto cercando di focalizzare le mia attenzione sulla risoluzione dei problemi strategici del processo di pressofusione legati alla regolazione ottimale degli impianti, alla stabilizzazione delle termiche, alla ricerca degli accoppiamenti macchina – stampo migliori, al drastico abbattimento degli scarti di produzione.

Ti ricordo che esistono varie aziende che si occupano di progettazione di stampi, esistono vari software che effettuano simulazioni di riempimento degli stampi, ma quando vai in fonderia, come fai a collegare tutto ciò che hai visto a tavolino in ufficio con le macchine che hanno il compito di riempire gli stampi che, magari, qualcun altro ti ha progettato?

Hai le competenze necessarie per capire se il progettista dello stampo ha fatto a priori un buon lavoro?

Hai scelto la macchina giusta per alloggiare lo stampo che stai per provare in fonderia?

Esiste un accoppiamento migliore di quello che hai scelto, sia per il rispetto del requisito qualitativo che ti sei posto, sia per minimizzare i costi di produzione dell’articolo che stai per stampare?

Ma, soprattutto, prova a rispondere a questo interrogativo.

Se le tue competenze non abbracciano la progettazione dello stampo, esiste un metodo analitico e scientifico per capire se l’accoppiamento che hai scelto è problematico al punto che rischi di distruggere lo stampo che hai appena montato sulla tua pressa?

La risposta è sì.

In effetti, non è detto che chi ha progettato lo stampo abbia conoscenze tecniche importanti che consentano di ottimizzare l’iniezione della macchina.

Allora è importante che chiarisci alcuni concetti che si colleghino ad entrambe queste competenze: come si riempie in maniera ottimale uno stampo di pressofusione e come si ottimizza il funzionamento del gruppo iniezione di una pressa.

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SCOPRI COME CORREGGERE I PARAMETRI DI PROCESSO IN MENO DI 15 MINUTI SENZA DISEGNI O STAMPATE

Non è necessaria la bacchetta magica per correggere i parametri di processo del tuo stampo in meno di 15 minuti.

Devi solo utilizzare il metodo di lavoro giusto, avere ben chiaro il concetto di “progetto dei parametri di processo ottimali per il tuo accoppiamento” e, soprattutto, avere un pizzico di buon senso e cautela nella scelta della pressa ideale presente nella tua fonderia.

Semplice, no?

In effetti, ciò che scoprirai a breve è decisamente interessante e legato strettamente all’analisi scientifica del processo.

Ti riporto, di seguito, la testimonianza di un mio cliente che ha deciso di investire nella sua fonderia con l’obiettivo di imparare un metodo certo per abbattere i suoi scarti di produzione.

“Hello Roberto.

Thank you for giving us the training.

It is very interesting.

We have learned a lot in a short time.

Yesterday we already used your method to calculate a new 2-cavity mold.

Result: stroke was too short for 80-ton machine.

We were able to create new calculations by changing some parameters.

So we came up with a solution after 15 minutes, without any drawing or casting!

This is a really useful tool for us.”

Ricorda bene questa interessantissima testimonianza.

Nulla è impossibile se utilizzi il metodo di lavoro giusto.

Ora immaginiamo di trasferirci nella tua fonderia.

Cosa potresti subito cambiare nella gestione quotidiana del tuo processo produttivo per migliorare drasticamente la qualità delle tue fusioni?

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COME RILANCIARE LA TUA AZIENDA CON L’IVA AL 26,5%

Sei pronto a fare due conti molto semplici?

Quanto costa realmente continuare a produrre un pezzo, un articolo o un accessorio nella tua fonderia di zama se l’IVA dovesse toccare livelli così elevati?

Generalmente quali sono i principali parametri che incidono sui costi di produzione?

Lasciamo momentaneamente da parte la materia prima, ipotizzando che rappresenti un costo indicativamente costante (ovvero, supponiamo che tutti utilizzino la stessa materia prima), e focalizziamo la nostra attenzione sui puri costi di trasformazione della tua fusione.

Attenzione: sto solo introducendo una approssimazione, conscio del fatto che la zama, come molte materie prime, non è indenne da attacchi e speculazioni di mercato che ti costringono alla massima efficienza produttiva con la minimizzazione degli scarti di fonderia.

Naturalmente, l’IVA al 26,5% colpirebbe pesantemente anche i costi di acquisto della materia prima.

Proviamo a farci aiutare dal web.

Ecco cosa potresti trovare navigando in rete, nel tentativo di capire cosa stia accadendo dietro questo delicato argomento e cosa stiamo rischiando nel caso in cui questo ipotetico aumento diventasse una amara realtà.

“L’aumento dell’Iva è previsto dalla legge di Bilancio per il 2019. Qui si stabilisce che, per garantire l’equilibrio dei conti pubblici italiani tra entrate e uscite, l’Iva ordinaria salga dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021 e l’Iva agevolata dal 10% al 13% nel 2020.

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QUANTO TI COSTA REALMENTE UNA NON CONFORMITÀ?

Cosa esiste di peggio di una lettera di richiamo da parte di un tuo cliente, magari il tuo migliore cliente, dopo che gli hai consegnato un nuovo articolo che stava aspettando da qualche mese?

Probabilmente nulla, professionalmente parlando!

Allora cosa puoi fare nel caso si verifichi questa eventualità?

È necessario analizzare la causa che ti ha portato a questo disastro per cercare di prevenirla ed evitarla in futuro.

Cosa non ha funzionato nella tua catena produttiva al punto da farti ricevere una non conformità da cliente che, magari, avresti potuto benissimo evitare?

La sequenza produttiva di ogni azienda che progetta e realizza pezzi in zama pressofusa è caratterizzata da passaggi più o meno comuni a quasi tutte le fonderie.

Progetto dello stampo per produrre gli articoli ordinati dal cliente

È una fase molto importante, una delle più delicate.

Infatti se sbagli il progetto dello stampo, probabilmente, in fonderia non riuscirai a trovare una macchina, anche di nuovissima generazione, in grado di compensare gli errori di progetto del tuo stampo compiendo un vero e proprio miracolo.

Attenzione: tutto nasce proprio da qui, dal tuo ufficio tecnico.

In questo luogo si costruiscono le basi per il tuo più grande successo o per un immenso disastro dal quale potresti faticare pesantemente a riprenderti.

In questa fase non puoi lasciare nulla al caso.

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SCOPRI COME ABBATTERE I TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL TUO NUOVO ARTICOLO IN ZAMA O IN ALLUMINIO

Ti sei mai domandato quanto ti costa realmente il rifacimento parziale o totale di uno stampo?

Questa domanda è veramente interessante.

Per scelta non mi sono mai messo a progettare stampi: le mie competenze abbracciano altre caratteristiche ed altre problematiche.

Sono sostanzialmente un ingegnere di processo, esperto di automazione industriale, di impianti, di sistemi di controllo automatici e ho conoscenze particolarmente ferrate nella gestione dei PLC, degli azionamenti industriali e dei programmi CNC.

Nonostante ciò, ho deciso di focalizzare tutti i miei sforzi per cercare di affrontare un problema mai risolto o affrontato seriamente da qualcuno, almeno nel campo della pressofusione.

Infatti ho da sempre cercato di concentrare le mia attenzione sulla problematica dell’abbattimento drastico degli scarti e dei tempi di produzione nelle fonderie.

Non è una scelta banale: ecco per quale motivo.

Per essere realmente esperto del processo di pressofusione devi avere acquisito nel tempo competenze di altissimo livello nel campo dell’idraulica, della termodinamica, della chimica, della meccanica, dell’automazione di processo, dell’elettronica industriale, della programmazione, e altro…

Attenzione: questo non significa essere tuttologi!

Intendo dire che ti devi specializzare in una cosa ben precisa, la devi analizzare con la massima attenzione sfruttando le competenze che ho accennato e devi trovare le soluzioni che nessuno è mai stato in grado di pensare, mettendole a disposizione di chi ne ha realmente bisogno.

Ad esempio, esistono varie aziende che si occupano di progettazione di stampi.

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PERCHÉ I TUOI SCARTI DI PRODUZIONE NON SONO COSTANTI

Vorrei fornirti una buona dose di consapevolezza per quanto riguarda il problema dello scarto incostante.

Se sei realmente interessato a fare la differenza nella tua fonderia, ecco servite su un piatto d’argento alcune nozioni tecniche ricavate da prove reali.

Sto parlando di esempi reali, numeri tangibili e riscontri matematici con i quali ti puoi direttamente confrontare.

È arrivato il momento di fare scoprire il segreto per rendere costanti e perfettamente controllabili gli scarti di produzione delle tue fusioni.

In effetti, questa problematica è una vera e propria spina nel fianco!

Perché i tuoi scarti di produzione variano in maniera casuale sullo stesso stampo, passando da 1 a 2 cifre decimali senza il minimo preavviso tra differenti lotti produttivi?

Il motivo si congiunge quasi sempre alle medesime considerazioni.

Desidero farti capire quanto è autodistruttivo compiere azioni sbagliate, valutate con metodi improvvisati, volti alla conoscenza superficiale di qualche parametro di processo che, dal punto di vista della qualità delle fusioni, non ti porterà molto lontano.

Ecco cosa voglio mettere in primissimo piano.

Errori apparentemente banali di progetto dei parametri di processo, di regolazione, di monitoraggio nel tempo, possono ripercuotersi in maniera devastante e incontrollata sugli scarti di produzione della fonderia.

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LA FUGA DEI CERVELLI COLPISCE ANCHE LA TUA AZIENDA?

I miei clienti continuano a confidarmi sempre ed inesorabilmente le stesse cose.

Oggi tutti noi stiamo vivendo un momento particolarmente complesso.

Siamo appena usciti dalla crisi economica più devastante dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e il nostro amatissimo Stato ha pensato di scaricare sui soliti lavoratori i costi di questo enorme tornado.

Naturalmente i privilegi dei soliti sono rimasti al loro posto, esattamente come se nulla fosse accaduto.

Solo nel corso degli ultimi mesi ho visto alcune inversioni di tendenza.

Ma chi pensa veramente alle nostre imprese, che si trovano sempre più tartassate dallo stato e dalle tasse, sempre più in balia di sè stesse, abbandonate e alla deriva come una nave con i motori KO?

Naturalmente nessuno!

Vorreri raccontarti l’esempio di un mio cliente, colpito dalla difficoltà di trovare giovani da assumere, che non trova tecnici interessanti sui quali investire, perchè i nostri giovani più interessanti e più validi stanno cercando fortuna all’estero.

Infatti, i nostri giovani, il nostro futuro, la nostra migliore risorsa, stanno migrando all’estero in cerca di fortuna per lasciarsi alle spalle uno Stato che li ha sfruttati, derisi, emarginati, messi in un angolo e abbandonati a sé stessi, costringendoli a stipendi da fame e occupazioni da burattini: questo mio cliente si trova di fronte ad un enorme problema da risolvere.

Proprio lui, si trova nella condizione di aver investito in una sola persona in grado di poter mandare avanti la fonderia, perché non può permettersi di aumentare i costi della sua azienda e non trova valdi sostituti di questa persona.

Ma c’è per lui un problema che lo sta agitando quotidianamente!

Cosa potrebbe succedere se questa persona strategica dovesse lasciare la sua azienda e portare con sé tutto il know how acquisito nella fonderia in anni di collaborazione con lui?

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SCOPRI I SEGRETI DELLE CURVE DI INIEZIONE OTTIMALI PER LA TUA PRESSA

Preparati: sto per svelarti i segreti delle curve di iniezione delle tue presse.

Proprio così: questi oggetti oscuri hanno una grandissima utilità e nascondono informazioni preziosissime per interpretare correttamente le variabili di processo principali che determinano il corretto riempimento delle impronte dei tuoi stampi.

Da qualche anno è in corso una fase di rivoluzione del nostro modo di lavorare: le richieste dei nostri clienti stanno diventando più esigenti, i costi di produzione necessitano di tagli importanti, i requisiti qualitativi degli articoli che produciamo devono sfiorare la perfezione per risultare conformi, i tempi di consegna dei prodotti devono essere quasi nulli.

Tutto ciò sta portando i costruttori di macchine, o di tecnologia in genere per la fonderia, a studiare, testare, provare e commercializzare soluzioni sempre più performanti per adattare le proprie soluzioni alle richieste di un mondo in rapidissima evoluzione.

Tutto ciò potrebbe destabilizzarti, perché ti trovi costretto ad inseguire continuamente nuove soluzioni, cose alle quali non hai mai pensato fino ad oggi, ma talmente utili ed interessanti che potrebbero aiutarti a fare la differenza nella tua fonderia.

In alcuni casi, potrebbe anche diventare una questione di sopravvivenza, l’unica ancora di salvezza di cui potresti disporre per restare sul mercato globale.

Prova a pensare se, a partire da domani mattina, tu non potessi più consegnare pezzi ai tuoi clienti, perché il mercato riconosce insufficienti e superati i tuoi standard di qualità.

Cosa fai?

Riesci ugualmente a sopravvivere o rischi l’estinzione in un tempo relativamente breve?

Cosa puoi fare per tornare a essere nuovamente vincente, investendo in maniera mirata con un ritorno economico immediato e cosa devi assolutamente evitare per farti trascinare alla deriva dall’ondata negativa dei marcati che si verifica con regolarità svizzera?

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