TI PIACE VERAMENTE VIVERE ACCAMPATO IN FONDERIA?

È un dato di fatto: ognuno di noi passa la maggior parte della sua giornata sul luogo di lavoro o utilizzando i mezzi per raggiungerlo.

Ipotizzando che la giornata lavorativa sia composta solo da 8 ore, quanto tempo dedichi mediamente alla tua giornata lavorativa, comprese le ore di viaggio?

Potremmo dire mediamente 10 ore, ipotizzando un tempo di viaggio tipico di 1 ora che separa l’azienda dalla tua abitazione?

Confermando questo dato, prova ora a rispondere con la massima sincerità alla domanda che ti sto per fare.

Se tu lavori in una fonderia di zama, quante ore passi mediamente sul luogo di lavoro?

Scommetto che le 8 ore che ho ipotizzato prima sono pesantemente sbagliate, commettendo un grosso errore per difetto.

Come potrebbe essere diversamente?

Nella lotta quotidiana con le inefficienze e le pretese dei clienti, che vogliono il massimo standard qualitativo dalle tue fusioni al minore costo, per recuperare quotidianamente terreno, le tue ore di lavoro si moltiplicano quotidianamente.

Tutto ciò può costringerti a lavorare tutti i sabati del mese, il 25 aprile o il 1° maggio, a ferragosto o il 2 giugno o, addirittura, anche la domenica.

Cosa ne pensi delle straordinarie da trincea o, addirittura, del turno di lavoro doppio?

Anche tu sei toccato da questo problema, che ti sta rendendo la vita impossibile, che ti tiene lontano da casa e dai tuoi hobby quotidianamente e costantemente?

Ti stai riconoscendo in quello che ti sto dicendo?

Ecco, in sostanza, la conclusione alla quale voglio arrivare.

Ti trovi costretto, come molte altre persone, a piantare le tende nella tua azienda nel tentativo di recuperare le inefficienze produttive, fonte di elevati scarti di lavorazione, di compensare le cadenze produttive da tartaruga dei tuoi impianti di pressofusione, di ristampare pezzi cestinati perché non conformi, di riprogettare stampi problematici senza sapere l’origine reale delle loro criticità.

Perché questa affermazione non è una provocazione ma una realtà che puoi riconoscere chiaramente anche alla tua fonderia?

Perché oggi siamo tutti sottomessi da qualcuno che ci sta dettando i prezzi, le consegne, i turni di lavoro, i giorni liberi, ci sta organizzando la vita e l’esistenza, sta decidendo per noi cosa faremo oggi, domani e in futuro lasciandoci l’illusione di avere tutto sotto controllo e nelle nostre mani.

Proviamo, allora, ad affrontare insieme questo argomento, cercando di capire come e dove intervenire per spezzare la catena che ti ho descritto, per non picchettare più la tua tenda in fonderia e liberarti dalla schiavitù delle inefficienze e dei turni di lavoro massacranti.

In effetti, nessuno è esente da quanto ti ho appena introdotto.

Prova ad immaginare, ad esempio, di essere il titolare o proprietario dell’azienda.

Tu sei la figura onnipresente di tutto il sistema, perché tutti i problemi ti vengono riversati addosso.

Se ti riconosci in questa figura, sappi che sei anche in balia dei tuoi clienti, che vogliono sempre fare i conti nelle tue tasche perché i veri margini di guadagno devono essere sempre nelle loro mani.

A questo punto ti trovi costretto ad aumentare i tuoi margini con soluzioni alternative che possono fare leva su due possibili strade: aumentare il fatturato o diminuire i costi.

Logico, ma come?

Sicuramente non con soluzioni improvvisate, non testate nella loro efficacia, non provate a tavolino per capire in anticipo dove ti sta portando la strada che hai deciso di percorrere.

Poi ricordati che ti trovi costretto a piantare la tenda in azienda anche a causa del tuo socio di maggioranza, che non lavora mai al tuo posto, che è improduttivo e inefficace a risolvere i problemi più grossi della tua azienda, quello che prende lo stipendio più alto senza essere al tuo fianco per consegnare il lavoro ai tuoi clienti: lo stato.

Questa pesante zavorra incide in maniera drastica suoi cuoi costi e, purtroppo, non la puoi eliminare o ridurre: non dipende da te.

Poi, tutti i mesi, ci sono gli stipendi da pagare e ti senti addosso la responsabilità delle molte famiglie che, grazie  te, riescono ad andare avanti.

Ecco che tutti questi problemi possono diventare montagne insormontabili che ti costringono a controbattere con l’unica arma che conosci in questo momento.

Cerchi di far andare dritte le cose mettendoci del tuo, a prezzo del tuo tempo, dei tuoi sacrifici, del tuo sudore, non contando più le ore che passi nella tua azienda, costi quel che costi, perché ogni problema deve essere accompagnato dalla sua soluzione, che solo tu conosci fino in fondo.

Ma pensi realmente che questa sia la soluzione migliore?

Potrebbe esistere un modo per capire in maniera certa dove si nascondano le vere inefficienze della tua fonderia per ridurle ai minimi termini, aumentando così i tuoi margini?

In effetti, un metodo esiste: ridurre ai minimi termini le tue inefficienze, fonti di alti livelli di scarto, ottimizzare i tuoi costi di produzione ottimizzando i tempi ciclo e i costi orari di produzione dei tuoi impianti, evitando di utilizzare e pagare pesantemente le ore straordinarie quando lo puoi evitare, ecc…

Ti anticipo che non è semplice: bisogna sapere esattamente ciò che si sta facendo, ma il beneficio che puoi ottenere è enorme e duraturo nel tempo.

Provo a pensare di avere di fronte a me il responsabile commerciale dell’azienda.

Il maledetto cliente: è sempre lui che comanda la situazione rovinandoti inesorabilmente ogni giornata, anche quella dove i tuoi buoni propositi hanno cercato di prendere il sopravvento.

Proprio oggi sei convinto di aver fatto un vero e proprio miracolo, essendoti preoccupato di persona di una spedizione di pezzi per un tuo cliente importantissimo.

Hai dovuto piantare le tende in azienda perché gli hai promesso che non gli spedirai più pezzi non conformi, costi quel che costi.

Per questa ragione ti sei trasformato in Indiana Jones seguendo le sorti dei pezzi del tuo cliente in tutti i reparti produttivi della tua azienda, persino dai tuoi fornitori,  seguito fedelmente dalla tua tenda Ferrino, dalla quale non ti separerai mai fino all’età pensionabile.

Proprio nel momento in cui sei in attesa di entrare nell’olimpo degli Dei perché hai fatto un vero e proprio miracolo, ricevi un telefonata minatoria dal tuo cliente che, ricoprendoti di insulti, ti rispedisce in azienda l’intero lotto produttivo, risultato non conforme.

Ma cosa è successo di così negativo per meritarti tutto ciò?

Cosa ti è sfuggito di mano per l’ennesima volta?

Perché ti trovi nuovamente nell’occhio del ciclone senza sapere per quale motivo?

Purtroppo, sia in progettazione che in produzione, non trovi persone in grado di chiarirti cosa è accaduto e come evitare di trovarsi nuovamente in questa situazione.

Ti capisco: è veramente un sensazione orrenda, trovarsi al centro dell’uragano senza sapere per quale motivo e senza sapere qual è la via della salvezza da prendere il più presto possibile.

Allora lavori anche di notte per poter recuperare la fiducia del tuo cliente, che oramai ha deciso di rivolgersi alla concorrenza.

Ecco comparire nuovamente in azienda la compagna di tanti viaggi, l’amica fedele che da anni sta accanto a te per condividere gioie e dolori, luoghi fantastici e tristi, viaggi di piacere o avventure pericolose in luoghi selvaggi e inospitali: la tua amatissima e odiatissima tenda Ferrino che anche questa notte ti ospiterà in azienda, cercando di proteggerti dagli incubi dalle maledizioni che il tuo cliente ti sta scagliando da lontano.

Il giorno dopo ti svegli più stanco di quando sei andato a dormire e prendendo le sembianze di un tirannosauro rex ti scagli dal responsabile dell’ufficio tecnico costringendolo a darti una soluzione immediata per risolvere il problema del tuo cliente.

Ora provo a mettermi nei panni di questa persona, che si trova addosso una pressione enorme, sapendo che il titolare sta per arrivare in azienda per chiedere spiegazioni.

Cosa fai per uscire da questa situazione?

Ma soprattutto, cosa è realmente successo, tanto da ricevere una non conformità da cliente così devastante?

Anche in questo caso, la nebbia assoluta ti sta facendo sbagliare rotta, facendoti schiantare contro un iceberg perché stai navigando a vista.

Ti assicuro, è arrivato il momento di capirci qualcosa di più!

Basta essere in balia degli eventi senza aver capito la reale causa che li ha fatti scatenare!

È in questo esatto istante che tu (linea guida dell’ufficio tecnico), insieme al titolare e al responsabile commerciale, decidi di andare in fonderia cercando di mettere al muro il responsabile di produzione per capire cosa è successo e cosa possono aver combinato i capoturno, perché non trovi cause di non conformità imputabili al tuo lavoro.

Purtroppo, lo tsunami finisce sempre e inesorabilmente nella fonderia e non lo puoi arrestare perché travolge sempre tutto e tutti, te compreso (ora mi metto nei panni del povero resposnabile di fonderia)!

Quindi non esiste Natale, Santo Stefano, Pasqua, Epifania, Lunedì dell’angelo, festa della Repubblica, festa dei lavoratori, festa della liberazione che tengano.

Se arriva lo tsunami, tu devi essere in fonderia per salvare il salvabile.

Come?

Questo è il dramma!

Purtroppo nessuno lo sa e nessuno sa come difendersi da questa difficile situazione.

Come ti difendi?

Anche tu, come tutti gli altri predecessori, pianti la tua tenda fresca di acquisto nella fonderia cercando di raddrizzare la situazione senza sapere da dove partire e dove arriverai.

Purtroppo, la cosa più grave è che si crea una situazione di conflittualità interna tra le figure che ti ho evidenziato tale per cui, anziché creare i presupposti per costruire un team di lavoro efficace nell’analisi e nella risoluzione dei problemi, crea divisioni profonde e situazioni di scaricabarile nel tentativo di non farsi cadere addosso la responsabilità dei problemi che quotidianamente si verificano in produzione.

Allora, cosa ne pensi, anche tu ti senti toccato da queste problematiche?

Ti è capitato di trovarti in una di queste situazioni senza sapere come uscirne in piedi o come trovare una strada da poter seguire il più velocemente possibile per risolvere il tuo problema?

Ti capisco, ma consolati perché non sei l’unico.

Cosa puoi fare per evitare di trovarti nuovamente in queste situazioni?

Magari posso subito indicarti cosa non fare per evitare problemi che potrebbero benissimo non verificarsi o amplificarsi, se affrontati nella maniera opportuna.

In effetti, mi trovo costretto a toccare i tasti dolenti e le note stonate tipiche di una fonderia di zama che non ha saputo affrontare con prontezza e determinazione le situazioni che ti ho fino a qui accennato.

Questi tasti dolenti e queste note stonate, spessissimo, hanno proliferato anche per la mancanza di cultura e di professionalità di alcuni fornitori strategici che devono darti sempre le risposte giuste nel momento giusto: cioè quando hai un problema importante da risolvere.

I soliti fornitori con soluzioni improvvisate non potranno mai esserti utili per evitare di accamparti in fonderia a tentare di risolvere problemi di cui nemmeno ne conoscono la causa.

Questo perché non hanno mai analizzato nella maniera corretta i problemi a cui ti ho accennato.

Come pensi che tuttologi o formatori, che non hanno mai messo piede seriamente in una fonderia, siano in grado di aiutarti a risolvere in maniera efficace il problema dello scarto incontrollato, che ti costringe a moltiplicare le ore degli operatori nei reparti produttivi, incatenandoli di fatto al loro posto di lavoro e dovendo pagare ore straordinarie a operatori e impianti (potenzialmente impiegabili per altre produzioni)?

I teorici di settore non si azzarderanno mai a entrare nella tua fonderia per provare a parlare di cadenza produttiva corretta degli impianti, di accoppiamenti corretti in un sistema macchina – pistone – stampo che ti può consentire di produrre molto più velocemente a costi di gestione inferiori, rispetto a scelte tecniche inopportune.

Questo è logico: nessuno di loro ha in mano strumenti efficaci per analizzare e risolvere con successo i problemi che ti ho accennato precedentemente.

In questi casi servono le cose giuste: una base teorica solida e robusta, una esperienza altrettanto solida nei reparti di produzione, logica e buon senso nel captare le potenziali fonti di problemi prima che si verifichino e un metodo di lavoro che non lascia nulla al caso ma si appoggia a un metodo scientifico che non lascia margine all’improvvisazione.

Nel settore ci sono anche pensionati tuttofare che arrotondano il loro salario fornendo soluzioni che poco hanno di certo e ripetibile.

Hai mai accennato a qualcuno di loro, quante ore passano al lavoro mediamente i dipendenti della tua fonderia?

Hai mai detto loro quanto materiale consegna mediamente la tua azienda a fronte di uno sforzo produttivo così elevato?

Loro cosa ti hanno risposto per aiutarti a migliorare questa inefficienza?

Sicuramente nulla, perché non sanno minimamente di cosa io stia parlando!

Ecco, invece, cosa puoi fare per cambiare marcia e tagliare le corde che legano la tua tenda all’azienda per cui lavori!

Rivolgiti a chi ti può aiutare realmente ad analizzare e controllare il processo di pressofusione con regole matematiche certe, testate e provate in tante fonderie con ottimi risultati.

Applica anche tu un Metodo Certo per Abbattere gli Scarti anche nella tua fonderia, un metodo che molte aziende stanno già utilizzando con successo.

Produci solo il venduto, non lo scarto, evitando di lavorare inutilmente la sera, la notte, durante i ponti o durante le feste per consegnare la merce ai tuoi clienti!

Produci solo alla cadenza corretta dei tuoi impianti, facendo le scelte più opportune in fase di acquisto dei macchinari e degli impianti accessori!

Se invece, per qualsiasi altra ragione, vorrai continuare a rivolgerti a chi continua inesorabilmente a entrare nella tua azienda senza darti riscontri scientifici per il processo produttivo della tua fonderia di zama, allora per te, purtroppo, non posso fare altro!

Allora, ti ricordo cosa può capitare rivolgendoti ai soliti fornitori con soluzioni improvvisate che non hanno le idee molto chiare riguardo il processo di pressofusione della zama in camera calda:

-Continuerai a lavorare e produrre con il solito scarso margine.

-Continuerai a lavorare a Natale, Santo Stefano, Pasqua, Epifania, Lunedì dell’angelo, festa della Repubblica, festa dei lavoratori, festa della liberazione per compensare le inefficienze produttive di cui ti ho parlato.

-Resterai schiavo di quella maledetta fonderia che ti sta incatenando a sé togliendoti le libertà che hai guadagnato e strameritato durante il tuo anno di lavoro.

Ecco gli importanti risultati che otterrai nella tua fonderia di pressofusione zama, e per te stesso, se ti affidi al metodo di lavoro giusto.

-Potrai aumentare il tuo fatturato riducendo le ore di lavoro effettive dei tuoi dipendenti e dei tuoi macchinari.

-Di conseguenza, ridurrai drasticamente i costi legati alle tue inefficienze.

-Potrai organizzare turni di lavoro meno massacranti e più redditizi.

-Ridurrai realmente gli scarti, sostituendo i costi dovuti alle inefficienze a produttività e guadagno per la tua azienda.

-Risparmierai molte ore di lavoro dei tuoi dipendenti per effettuare controlli in linea tardivi per risolvere i tuoi problemi di produzione più importanti.

-Di conseguenza, risparmierai, finalmente, una quantità incredibile di denaro per rincorrere e tamponare i problemi che ti ho accennato.

Finalmente potrai anche tu usare la tua tenda per una meritata vacanza, anziché montarla quotidianamente nella tua azienda per tentare di risolvere inutilmente i problemi a cui ti ho accennato.

Allora, vuoi scoprire anche tu come molte altre fonderie di zama stanno brillantemente affrontando e risolvendo quotidianamente i loro problemi quotidiani di lavoro senza essere incatenati alle loro inefficienze?

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Roberto Camerin

L’esperto del processo di pressofusione zama

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