Più che paura, lo definirei terrore!
Se preferisci potremmo usare anche altri termini: fobia, allergia, sincope, patia, ecc…
Puoi scegliere il termine che meglio si addice a descrivere questa situazione, questa inadeguatezza rispetto alla loro conoscenza del processo sul campo.
In genere loro si preoccupano di organizzare giornate di studio, eventi, corsi di formazione, workshop, presentazioni o qualsivoglia: deve trattarsi solo ed esclusivamente di eventi che li tengano il più lontano possibile da quel luogo dove tutti i problemi prendono sembianza: la maledetta fonderia di zama!
In genere, a questi eventi partecipano e relazionano le più importanti menti di settore, le persone di riferimento, coloro che hanno inventato qualcosa di interessante, le aziende che intendono conoscere le ultime novità che il settore sta lanciando sul mercato.
Ma non siamo in fonderia: come fai a collegare tutto ciò che stai vedendo a tavolino in questi eventi con le macchine che hanno il compito di riempire gli stampi che, magari, qualcun altro ti ha progettato?
Stanno parlando di cose futuristiche puramente teoriche o di qualcosa che realmente puoi applicare anche alla tua fonderia?
Ma, soprattutto, ricorda sempre una grande verità.
Quindi ricorda bene anche questa seconda verità.
Proviamo, allora, ad affrontare insieme anche questo argomento, cercando di capire come evitare di circondarsi di tecnologia inutile che potrebbe complicare le tue isole di pressofusione inutilmente senza raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato durante questi incontri.
Soprattutto, cerchiamo di scoprire nel dettaglio quali errori e quali ingenuità potresti compiere se deleghi la crescita della tua azienda all’esclusivo investimento verso attività teoriche poco collegate ai reali problemi quotidiani di una fonderia di pressofusione zama.
Definizione della tua pressa ideale
Questa attività è strategica per la tua azienda.
Diffida da chi ti dice che con le presse maggiorate riesci a risolvere tutti i problemi qualitativi che in passato hai dovuto affrontare per le tue fusioni.
Se qualcuno dovesse dirti una cosa simile, potresti smontare tutte le sue teorie sul nascere, semplicemente facendogli una domanda.
Se dovessi correre una gara di Formula 1 a Monza, sceglieresti una Ferrari SF71H o un camion Iveco Stralis 480?
Probabilmente lo metti a tacere all’istante!
Sembra assurdo ,ma, purtroppo, questa è la situazione attuale, alle porte del 2020, nel pieno della rivoluzione industriale 4.0.
Ricorda una grande verità: ogni applicazione necessita di una tecnologia correttamente dimensionata.
Prova ad immaginare di produrre fusioni in zama con una pressa da 190 tonnellate, con un tempo ciclo di 25 secondi, con un costo orario di produzione di 90 Euro, con una potenza installata di 140kW.
Supponi, ora, dopo aver fatto una serie concreta di test e di valutazioni, di poter produrre la medesima fusione con una macchina da 80 tonnellate, con un tempo ciclo di 16 secondi, con un costo orario di produzione di 65 Euro, con una potenza installata di 85 kW, magari con una qualità di fusione superiore.
Quale soluzione sceglieresti?
Quelle che ho accennato sono casistiche realmente accadute: solo per questione di privacy non posso entrare in maggiori dettagli.
Accessori da installare sulla pressa
Cosa potrebbe succedere, tipicamente, quando ti presenti ad un workshop che tratta di argomenti specifici di settore, magari restringendo il campo alla sola zama?
Si potrebbe parlare, ad esempio, di molte applicazioni, tipicamente di tipo accessorio, per le presse.
Potresti, ad esempio, sentire parlare di distaccanti, lubrificatori, isole robotizzate con applicazioni particolari, sistemi di estrazione dell’aria dallo stampo, sistemi evoluti di progettazione degli stampi, sistemi di parzializzazione dell’energia, o altre cose più o meno interessanti.
Senza dubbio possono essere argomenti che vale la pena di approfondire, ma solo dopo aver stabilizzato la tecnologia di cui attualmente disponi.
Se conosci solo il 30% dei parametri di lavoro delle tue presse, a cosa serve complicarle ulteriormente se già oggi non sei in grado di gestirle correttamente e al pieno delle loro potenzialità?
Non rischi, forse, di complicare il setup dei tuoi impianti senza aggiungere utilità al tuo processo?
Una volta che sarai in grado di manipolare con elevata percentuale di successo le performance delle tue macchine, allora sarai realmente pronto per aggiungere complicazioni utili a migliorare qualitativamente il processo produttivo, perché sarai realmente pronto per gestire al meglio ogni parte dell’isola di pressofusione che hai pazientemente costruito.
Ma non finisce qui!
Corsi di formazione
Come si misura la qualità di un corso di formazione o, in genere, di un’attività formativa che ha il compito di far crescere i reparti strategici di un’azienda?
Potremmo fare una lista di caratteristiche che dovrebbero ameno rispettare questi eventi.
-Devono contenere in maniera equi bilanciata parti di teoria, che devono consolidare tecnicamente l’apprendimento di nozioni importanti da applicare in seguito sul campo, e parti di pratica che consentono di validare perfettamente quanto la teoria ha anticipato.
-Devono coinvolgere il maggior numero di persone e di reparti che interagiscono tra loro, permettendo la creazione di una squadra, di un gruppo di lavoro motivato che cresce uniformemente nelle sue competenze.
-Devono avvenire a intervalli regolari e costanti, con le giuste tempistiche di interruzione e di ripresa delle attività, per permettere ai partecipanti di apprendere informazioni tecniche importanti e applicarle in casistiche reali durante le fasi di pausa e di interruzione delle attività.
-Devono essere strettamente connessi alla realtà, ricordando che in fonderia e in ufficio si lavora in maniera completamente differente.
-Al tempo stesso, devono essere strettamente connessi a regole matematiche e scientifiche certe e, al tempo stesso, perfettamente applicabili anche ad un ambiente così complesso come la fonderia.
-Devono essere realistici, non complicando inutilmente la gestione della fonderia con inutili perdite di tempo, altrimenti resteranno fini a se stessi e nessuno applicherà fino in fondo ciò che ha imparato durante le attività affrontate.
Ti riconosci in questi requisiti?
Hai effettuato ancora attività formative con queste caratteristiche?
Soprattutto, ricorda una cosa molto importante.
Formatori che non entrano nella tua fonderia
La conseguenza di tutto ciò che ti ho elencato è proprio questa: nessuno dei formatori con cui sei in contatto entrerà mai nella tua fonderia perché non è in grado di misurarsi con le problematiche che ti ho esposto.
Purtroppo è proprio quello il luogo in cui hai bisogno di crescere, di risolvere i problemi più grossi della tua produzione, di stabilizzare il processo, di mettere la tua tecnologia in mano a persone che sappiano perfettamente, dal punto scientifico e dal punto di vista reale, cosa accade o casa potrebbe accadere ad ogni azione che compiono sulla pressa.
Ricordati che vale sempre e inesorabilmente il principio di azione e reazione, in qualsiasi reparto di qualsiasi ambiente di lavoro di qualsiasi settore industriale.
Spero di essere stato esauriente.
Ecco, allora, una grande verità che ti devo sottolineare se stai leggendo con attenzione questo articolo.
Ricorda che in fonderia non esistono certezze.
Non sempre la teoria trova riscontri oggettivi di fronte all’ennesimo disastro produttivo compiuto.
Come puoi, allora, evitare di restare in balia di belle leggi teoriche, poco connesse ai tuoi ritmi produttivi e ai tuoi problemi quotidiani, alle tue necessità di consegna dei prodotti, di riduzione reale dei costi di produzione, di aumento reale dei tuoi margini produttivi, di abbattimento drastico degli scarti e di aumento effettivo della tua efficienza produttiva?
Semplicemente con il buon senso e rivolgendoti alle persone giuste, quelle che si prendono a cuore i tuoi problemi perché li hanno vissuti in prima persona sulla loro pelle e li hanno risolti a prezzo dei loro sacrifici e della loro perseveranza, provando e riprovando soluzioni che oggi stanno facendo il successo di moltissime fonderie di zama.
Evita le persone che non hanno mai messo piede seriamente in una fonderia, che non saranno mai in grado di aiutarti a risolvere in maniera efficace il problema dello scarto incontrollato, che ti costringe a moltiplicare le ore di lavoro degli operatori nei reparti produttivi, incatenandoli di fatto al loro posto di lavoro e dovendo pagare ore straordinarie a operatori e impianti (potenzialmente impiegabili per altre produzioni) in maniera del tutto inutile.
Guardati intorno, ascolta le testimonianze delle persone che si sono affidate agli esperti di settore preparati e competenti, riuscendo, finalmente, a far decollare la loro fonderia e il loro reparto di progettazione.
Impara realmente anche tu ad analizzare e controllare il processo di pressofusione con regole matematiche certe, testate e provate in tante fonderie con ottimi risultati.
Applica anche tu un Metodo Certo per Abbattere gli Scarti nella fonderia, un metodo che molte aziende stanno già utilizzando con successo.
Viceversa, può capitare che tu decida di continuare a rivolgerti a chi continua inesorabilmente a portarti fuori dalla tua azienda, invitandoti a eventi lontani da riscontri scientifici oggettivi per l’analisi a tavolino e la risoluzione definitiva delle criticità della tua fonderia di zama.
Allora, ti ricordo cosa può capitare rivolgendoti ai soliti fornitori con soluzioni improvvisate che non hanno le idee molto chiare riguardo il processo di pressofusione della zama in camera calda:
-Continuerai a capire la reale causa dei tuoi problemi quando è troppo tardi.
-Sarai nuovamente in balia di attività puramente teoriche profondamente lontane dalla vita quotidiana della tua fonderia.
-Di conseguenza, non riuscirai ad ottimizzare i costi di produzione delle fusioni.
-Le tue potenziali non conformità con i clienti dureranno all’infinito e saranno molto costose.
-Potrai aumentare il tuo fatturato riducendo le ore di lavoro effettive basandoti su un metodo di lavoro efficiente ed efficace.
-Di conseguenza, ridurrai drasticamente i costi legati alle tue inefficienze.
-Finalmente, spezzando definitivamente le catene che ti tengono legato a scelte teoriche, poco riscontrabili nella realtà, potrai abbattere drasticamente gli scarti dovuti a un processo produttivo fuori controllo.
-Aumenterà il rendimento complessivo dei tuoi impianti.
-Riuscirai anche tu ad evitare controlli in linea tardivi per risolvere i tuoi problemi di produzione più importanti.
-Di conseguenza, risparmierai, finalmente, una quantità incredibile di denaro per rincorrere e tamponare i problemi che ti ho accennato.
Allora, vuoi scoprire anche tu come molte altre fonderie di zama stanno brillantemente affrontando e risolvendo quotidianamente i loro problemi di gestione del processo, restando finalmente collegate alla realtà produttiva, evitando di farsi travolgere da nozioni puramente teoriche e poco collegate al mondo della produzione reale?
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione zama
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione