Non diamo la colpa solo al coronavirus: stiamo distruggendo con le nostre mani le nostre vite, la nostra dignità, la nostra economia, le nostre aziende e, dulcis in fundo, anche le nostre fonderie.
Gente nel panico che assalta i supermercati, sciacalli che aumentano i prezzi dei prodotti più ricercati (mascherine e disinfettanti), aziende completamente bloccate o chiuse, cittadini lombardi e cittadini delle provincie più colpite dalla diffusione del virus in “quarantena forzata”, connazionali bloccati alle frontiere con altri Paesi, cittadini irresponsabili che scappano dalle zone rosse prima di restare bloccati nelle provincie del contagio e molto altro…
Le borse mondiali sono a picco, i carcerati in rivolta, i nostri medici, i supereroi del nostro sistema sanitario nazionale, stanno lavorando giorno e notte per salvare la vita dei nostri cari, dei nostri cittadini più anziani e più deboli, trovandosi di fronte alla difficilissima e dolorosissima scelta di far sopravvivere solo chi ha più possibilità di farcela e di “donare con il cuore aria da respirare” solo a chi ha la fortuna di trovare un respiratore artificiale libero.
È intelligente quanto stiamo facendo?
È questo comportamento che ci salverà dalla diffusione del virus?
Chi è realmente responsabile di questo scempio?
Prova a riflettere su questo interrogativo!
Proviamo a trasportarci per un attimo all’interno delle mura delle nostre aziende, oramai cianotiche e in carenza di ossigeno vitale per la sopravvivenza.
Tutti noi, nel nostro quotidiano, nei grandi gesti che ci contraddistinguono, nel nostro “unico stile di vita”, nella ricerca spasmodica di aumentare il prestigio delle nostre aziende e delle nostre attività, nel miglioramento continuo dei nostri prodotti, nel modo in cui trasmettiamo ai nostri collaboratori il rispetto che abbiamo per il mondo del lavoro, abbiamo responsabilità precise per ciò che sta accadendo.
Prova a riflettere anche su queste considerazioni.
Immagina, ora, di entrare nel tuo ufficio e di pensare a cosa fare concretamente per dare uno scossone, un ribaltone totale a questa situazione.
Molto probabilmente ti troverai di fronte a due strade.
Molto male, ma c’è anche una seconda strada.
In che modo potrai prendere brillantemente questa seconda strada, anziché incastrarti senza via di uscita nella prima?
Attenzione: la situazione è difficilissima e se non la affronti con le dovute cautele, rischi di restare a guardare mentre i tuoi competitor (soprattutto quelli “non in quarantena”, che hanno la possibilità di muoversi liberamente per il mondo mentre tu hai le mani completamente legate) stanno avanzando approfittandosene della situazione: bloccare completamente gli investimenti nella tua azienda in un momento come questo può procurarti un danno economico e devastante.
Cosa puoi fare di concreto in questa situazione?
Sfrutta la tecnologia dell’era digitale (ti ricordo che nell’era dell’industria 4.0 siamo tutti connessi e possiamo scambiarci tutte le informazioni che ti servono con estrema semplicità): resta connesso con chi non si ferma mai, con chi continua a fare ricerca anche in un momento storico che ci sta mettendo in ginocchio, con chi sta lottando quotidianamente contro la sorte e le avversità per distruggere definitivamente il virus del panico e dell’indifferenza quotidiana.
Ecco l’unica strada per farti trovare pronto nel momento della ripartenza, per essere il primo ed il solo, tra i tuoi concorrenti, ad avere applicato un Metodo Certo per Abbattere gli Scarti nella tua Fonderia, per ridurre i costi di produzione, per aumentare le cadenze produttive degli impianti, per tornare guadagnare come una volta!
Leggi gli articoli che ho caricato sul mio blog, guarda il corso online che sto regalando a molte fonderie, leggi e guarda le video testimonianze dei miei clienti.
Dopo che hai fatto ciò puoi fare anche di meglio.
Ecco come mi impegnerò ad analizzare e risolvere le inefficienze della tua fonderia.
Ti aiuterò ad analizzare e a costruire la tua fonderia ideale, composta solo da ciò che ti serve, non prendendo in considerazione l’inutile e il superfluo.
Ti insegnerò a fare calcoli matematici volti all’analisi del materiale che già possiedi e alla scelta delle reali soluzioni che ti mancano per far veramente decollare la tua fonderia, evitando soluzioni improvvisate aggiuntive che possono impattare negativamente sui conti della tua azienda.
Basta essere schiavi delle solite scelte improvvisate e sbagliate.
Per la scelta ottimale del diametro dei pistoni, ti insegnerò a fare calcoli matematici che ti permetteranno di capire se il materiale che già possiedi è idoneo e sufficiente a coprire tutte le esigenze produttive della tua fonderia, garantendo ai tuoi clienti la qualità che pretendono da te ai costi che decidono loro, alla giusta cadenza produttiva che ti permetterà di ridurre pesantemente i tuoi costi di produzione.
Con un metodo scientifico e con calcoli matematici precisi e non improvvisati, finalmente anche tu sarai in grado di trovare sempre l’accoppiamento ottimale tra macchina, pistone e stampo.
Tra le possibili combinazioni disponibili, avrai sempre la possibilità di scegliere quella ottimale per l’impianto che ti si libera al momento di produrre un articolo al massimo della qualità e dell’efficienza produttiva della tua fonderia.
Buchi sugli attacchi e bolle di fusione resteranno solo un amaro ricordo!
Io ti insegnerò a fare tutto questo, liberandoti dal rischio concreto di restare schiavo di soluzioni improvvisate e inutili, dannose e devastanti per la tua azienda.
In caso contrario non potrò fare nulla per te!
-I tuoi clienti avranno tutto il tempo per contestare la qualità dei tuoi prodotti.
-La tua fonderia lavorerà a regime ridotto.
-Gli scarti di fusione saranno elevati e incontrollati.
-Ridurrai molto rapidamente gli scarti di produzione.
-I tuoi clienti non saranno in grado di contestare i tuoi prodotti.
-Sarai il primo a ripartire quando l’emergenza terminerà.
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione zama
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione