Si tratta di una grande battaglia, una guerra, uno scontro, un duello senza esclusione di colpi, ma alla fine la regolazione scientifica del processo di pressofusione avrà la meglio su metodi di regolazione improvvisati, nati decenni fa, quando qualsiasi pezzo uscisse dalla pressa veniva consegnato ai clienti e riceveva un lauto compenso.
Oggi non è più così!
Ecco perché è vitale che i tecnici dei reparti di progettazione e dei reparti di produzione elevino le loro conoscenze tecniche per colmare le loro lacune e rilanciare finalmente la fonderia.
Questa è l‘unica strada che puoi percorrere per mandare in pensione quei maledetti 5 sensi, che fino ad oggi hanno procurato una marea di guai.
È ovvio che per stabilizzare un processo produttivo instabile per definizione, è necessario applicare un metodo di lavoro certo, deterministico, scientificamente testato ed estremamente performante per non lasciare nulla al caso o alla buona sorte.
Conosci già qualcuno che è in grado di guidarti verso un metodo certo per abbattere gli scarti nella fonderia, un metodo originale per progettare, regolare e monitorare correttamente i parametri di processo?
Puoi oggi stesso sostituire la scienza e le formule matematiche ai 5 sensi?
La fonderia ha bisogno di investire per difendersi dagli attacchi quotidiani dei mercati emergenti, che copiano spudoratamente i nostri prodotti, i nostri metodi di produzione, le nostre idee, persino i nostri brevetti.
La fonderia necessita quotidianamente di investimenti mirati, che la portino a ridurre i costi di produzione, ad aumentare la produttività, a ridurre gli scarti e le non conformità.
Investire significa crescere.
Oggi, non crescere significa morire!
Spesso, continuare a rivolgersi al “meno caro” non può evitare il prossimo disastro in fonderia.
Ogni fonderia deve sempre essere pronta a seguire un percorso di crescita importante e duraturo nel tempo.
Il tempo è una risorsa che scarseggia sempre più, e tutti noi dobbiamo saperla utilizzare al meglio delle nostre possibilità.
Oggi è possibile risparmiare grandi quantità di denaro, perso a causa di importanti inefficienze.
Molto spesso, le cose si fanno e si compiono perché “si è sempre fatto così”!
Esistono scelte alternative a quelle, ad esempio, di produrre con macchine sbagliate, troppo grosse e costose, a temperature degli stampi elevatissime, perché i pezzi non escono correttamente dalla pressa, con macchine vecchie che consumano moltissimo, o lavorando su 3 turni perché si scartano importanti percentuali dei pezzi prodotti.
Oggi, è imperativo lavorare con stampi efficienti e ben progettati.
In effetti, anche gli stampi possono essere progettati con i vecchi 5 sensi.
Questo può portare, ad esempio, a inserire carote altamente inefficienti, canali sottodimensionati e lunghi alcuni chilometri, pezzi alimentati dalla parte sbagliata, fagioli che non assorbono le porosità, attacchi di colata sbilanciati, velocità di entrata del materiale stellari, ecc…
Poi, senza saper per quale motivo, iniziano a manifestarsi i primi problemi e non sappiamo come risolverli…
Gli Stati europei stanno spingendo e incentivando la rivoluzione industriale 4.0 (ora sta partendo il piano transizione 5.0), offrendo strumenti finanziari decisamente interessanti per aiutare le aziende a svecchiare i loro reparti produttivi e introdurre impianti di ultima generazione efficienti, altamente produttivi, a risparmio energetico e totalmente interconnessi con il mondo chi li circonda.
Decisamente interessante, ma c’è un problema!
Altrimenti cosa possiamo fare?
Possiamo solo regolare gli impianti di pressofusione con i vecchi 5 sensi, totalmente inutili e pericolosissimi per produrre pezzi complessi per clienti sempre più esigenti.
Questa è una pericolosissima contraddizione.
È inutile acquistare presse nuove con le curve di iniezione e non utilizzarle per la regolazione ottimale del processo.
Eppure potrebbero essere molto utili per regolare perfettamente il processo produttivo, prevenire non conformità, stabilizzare i parametri di iniezione e monitorare nel tempo la produzione.
È come avere in garage una Lamborghini e non poterla utilizzarla perché non ho i soldi per fare il pieno di benzina!
È totalmente inutile averla acquistata!
Purtroppo, oggi, le nostre aziende sono tartassate quotidianamente da uno stato che è alla spasmodica ricerca di denaro per coprire le sue ciclopiche inefficienze.
L’aggiornamento tecnico del parco macchine è una cosa essenziale per essere competitivi con il mercato odierno.
Questo perché puoi ottimizzare i costi, i tempi ciclo degli impianti, fare economia nei consumi energetici e risparmiare notevoli quantità di denaro in tasse.
Anche se oggi disponi di macchine nuove, sostituite grazie agli interessanti incentivi statali, è comunque il momento di iniziare a raggranellare il denaro necessario per effettuare i prossimi investimenti (magari da pianificare tra 5 anni…).
Per fare ciò, oggi stesso, è necessario lavorare con i giusti margini di guadagno.
Sicuramente, se lavori con i vecchi 5 sensi, ti stai dirigendo dalla parte opposta perché non stai ottimizzando lo spreco di denaro in inefficienze produttive.
L’abbattimento drastico degli scarti di produzione deve essere una priorità fondamentale!
Magari i clienti sono disposti a pagare un extra per averti come fornitore preferenziale.
Se così non fosse, allora è meglio risparmiare nei costi delle inefficienze.
Ecco che l’abbattimento drastico degli scarti di produzione può diventare una priorità importantissima e determinante.
Per finire, ricorda che i clienti non saranno mai disposti ad aspettare oltre 6 mesi per ricevere i pezzi.
Oggi, il mondo del lavoro è dettato da regole che portano alla frenesia, alla consegna istantanea dei pezzi, portano quasi a non ragionare e produrre ancora prima di avere progettato correttamente ed adeguatamente uno stampo, a rincorrere i problemi perché non hai avuto il tempo di prevenirli e ora ti trovi costretto e rincorrerli per risolverli.
Ecco nuovamente i 5 sensi, che fanno capolino in fonderia, e che ti seguono costantemente perché non hai avuto il tempo necessario per determinare i corretti parametri di processo quando il tuo stampo nuovo di zecca ha messo piede in fonderia per la prima volta.
Finalmente, dopo 20 prove stampo costosissime, ecco scendere i primi pezzi conformi, dopo 2 mesi di prove e aggiustamenti dello stampo.
Ma il tuo cliente è ancora in attesa dei tuoi pezzi, perché li vuole solo da te, o, travolto inesorabilmente dalla frenesia e dalla fretta che gli sta scaricando addosso il suo cliente, ha dovuto rivolgersi ad un’altra fonderia per ricevere il materiale di cui aveva disperato bisogno?
Ecco spiegata l’amara verità legata ad un utilizzo continuo e inesorabile di quei maledetti 5 sensi che hanno fatto la sfortuna e l’eclissi di numerose fonderie, fino ad oggi.
Ecco perché quei maledetti 5 sensi perderanno la battaglia dell’efficienza, contro l’unico metodo certo per abbattere gli scarti di produzione nel processo di pressofusione.
Hai bisogno di un’attività formativa che ti permetta di capire come sostituire i 5 sensi con un metodo certo per progettare, regolare e monitorare il processo produttivo delle tue presse.
Attenzione, ecco una lista di criticità che possono ripercuotersi pesantemente sul tuo processo produttivo.
Attenzione!
Se vuoi realmente vedere decollare la tua fonderia a livelli che non hai mai visto prima, puoi effettuare un percorso differente.
In qualsiasi attività è vitale metterci il cuore e l’animai.
Ecco cosa intendo dirti: ascolta attentamente quello che ho da raccontarti, osserva cosa puoi fare con un semplicissimo smartphone, cerca di capire cosa significa fare efficienza produttiva utilizzando la soluzione più economica presente nella tua fonderia in grado di garantire la migliore performance meccanica e qualitativa delle tue fusioni, alla migliore cadenza produttiva che i tuoi impianti sono in grado di mantenere nel tempo.
Spero di avere chiarito tutti i tuoi dubbi, le curiosità, le necessità che stessero venendo a galla proprio in questo momento.
Ecco cosa potrebbe capitare utilizzando inesorabilmente i 5 sensi nella propria azienda:
Allora, anche tu vuoi finalmente applicare un metodo certo per abbattere gli scarti di produzione nella tua fonderia?
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione zama
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione